La Fiorentina ha deciso, aspettando la decisione di Stevan Jovetic sul proprio futuro ripartirà da Alessio Cerci in attacco. Già la conferenza stampa di Montella aveva fatto presagire che l’allenatore avrebbe puntato sull’esterno laziale, ma le parole di ieri di Daniele Pradè non lasciano dubbi: “Cerci resta, è un’espressa volontà di Montella”. A regola l’aeroplanino si fida del giocatore, anche se non ha mancato di tirargli le orecchie.
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Montella dà il via alla sfida Cerci
Montella vuole Alessio in rosa, c’è del talento da rivalutare (COMMENTA)
“Tecnicamente è un giocatore di talento ma solo questo non basta. Bisogna abbinare anche responsabilità ed impegno”, queste le parole del nuovo allenatore della Fiorentina, che però da amante del 4-3-3 difficilmente potrebbe fare a meno di Cerci, che proprio in quel modulo dà il meglio di sé. Ma la cosa più importante è che Montella ha raccolto una sfida fondamentale per il futuro prossimo della Fiorentina, quella di far esplodere definitivamente l’ex esterno della Roma.
Una prova importante per avere un maggiore tasso tecnico in campo, ma anche un valore economico in rosa, perché un giocatore che nelle ultime due stagioni ha segnato 12 gol in 46 presenze in Serie A (16 su 52 in totale), mettendo a segno anche reti importanti in momenti delicati come quelle di Parma e Lecce, classe '87, non può valere soli 4 milioni se non c’è qualche problema dietro (come i sopra citati problemi di impegno). E forse anche per questo la decisione è stata quella di tenere l’ex giallorosso, la cui cessione avrebbe fruttato ben poco rispetto al valore tecnico del giocare.
La sfida è lanciata, Montella proverà a far sentire Cerci completamente integrato nel progetto Fiorentina, una stagione con maggiore continuità potrebbe bastare per far conquistare all’attaccante gigliato la completa fiducia della società e dei tifosi, che però già negli ultimi mesi hanno dimostrato di guardare a Cerci con un occhio diverso da quello diffidente dei primi tempi. E chissà che fra qualche mese non si cominci a parlare di un rinnovo di contratto, dato che a fine stagione mancheranno due anni alla scadenza dell’accordo con i viola, un tempo che in caso di “esplosione” non basterebbe alla Fiorentina per fare la voce grossa in sede di mercato.
FRANCESCO CIANFANELLI
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