Un rinnovo che sembrava fatto è ora più complicato. Tanti incontri cordiali, ma nel concreto nessun accordo. Si può riassumere così la questione rinnovo di Mandragora, ripartendo dalle parole dell'agente Antonelli, che hanno oggettivamente frenato ogni entusiasmo. E allora? Repubblica fa il punto della situazione, spiegando le genesi delle parti in causa.

Repubblica
Mandragora, il prezzo è giusto. Nuovo incontro in settimana sul rinnovo
No al Betis, che resta alla finestra
—A inizio luglio i viola hanno rifiutato un'offerta da 4+1 milioni da parte del Betis, ma poi la strada verso la firma si è complicata. L'idea di un prolungamento fino al 2029 (dall'attuale 2026 con opzione) e stipendio salito a 2 milioni (da 1,5) sembrava realtà, ma poi tutto si è fermato. Secondo il quotidiano le parti si aggiorneranno nuovamente in settimana: Mandragora, con i suoi 9 gol e 6 assist, è stato fondamentale nell'economia della stagione scorsa. Intanto il calciatore tornerà a giocare nella tournée inglese dopo il lavoro personalizzato ma è indubbio il suo ruolo da leader. Sarebbe prontissimo a firmare e scegliere ancora Firenze, nonostante gli interessi. Il punto è chiaro: lascerebbe solo di fronte a una rottura clamorosa, che tutti ad oggi vogliono evitare.
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