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Juve-Chiesa non c’è una dead line. Si attendono solo le cessioni dei bianconeri

GERMOGLI PH: 2 OTTOBRE 2020 FIRENZE STADIO ARTEMIO FRANCHI SERIE A FIORENTINA VS SAMPDORIA NELLA FOTO CHIESA

C'è ancora ottimismo sulla riuscita dell'affare

Redazione VN

Juve-Chiesa fino alla fine. Domani sera alle 20 chiuderà il mercato, il tempo stringe ma la volontà di arrivare al traguardo resta intatta. Questo quanto troviamo scritto nell’edizione odierna del Corriere dello Sport. Si lavora senza sosta per piazzare il grande colpo proprio sul gong delle trattative. Andrea Pirlo ha lasciato la porta aperta ad un nuovo acquisto (LEGGI). Non c’è una dead line anticipata, quindi, c’è spazio fino all’ultimo secondo. C’è ancora da fare, in ogni caso, perché in casa Juve la questione è quella di sempre: servono le cessioni per finanziare un’operazione che comporterebbe un investimento da 60 milioni. E per quanto riguarda le partenze dei bianconeri, tutto è ancora fermo. Dopo l’ufficialità di Rugani al Rennes, serve almeno un'altra cessione tra Khedira, De Sciglio e Douglas Costa per far sì che la Juve abbia le risorse necessarie per affondare il colpo decisivo per Federico. Sulla trattativa si avverte un cauto ottimismo, anche sul fatto che si possa arrivare al traguardo anche sul filo di lana, nell’ultimo giorno di mercato. La fumata bianca dovrebbe arrivare per 60 milioni (50 +10 di bonus facili da raggiungere) anche se la formula del pagamento è ancora tema di discussione tra le due società. Si lavora sulla base di un prestito molto oneroso (che potrebbe essere biennale) con una o due tranche attorno ai dieci milioni, cui aggiungere la parte rimanente legata al riscatto e ai bonus.

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