Di Antonin Barak si parla questa mattina anche sulle colonne del Corriere Dello Sport, riferendo di come la svolta per lo sprint finale sul mercato viola sia arrivata ieri in tarda mattinata e non sia dipesa dalla Fiorentina, visto che il Verona ha ufficialmente aperto alla cessione. Un profilo vagliato da Pradè da lungo tempo, che consentirebbe a Italiano di avere un'altra pedina importante per il salto di qualità richiesto.
Corriere Dello Sport
Da Verona due indizi avvicinano Barak. I viola alzano la posta
Due indizi fanno una prova
Il quotidiano riferisce i motivi che hanno portato all'accelerata (una trattativa che congelerebbe Bajrami). Prima di tutto lo spiraglio che ha aperto l'Hellas a lasciar partire il giocatore, ma anche la probabile scelta di Cioffi di non convocare il giocatore per la gara con il Bologna. Sarebbe più che una prova dopo la panchina con il Napoli. In casa viola vige la calma, anche perché - si legge - a conti fatti una prima offerta formale non è ancora pervenuta a casa Hellas. Ma sembra essere vicina: come scrive il quotidiano, Commisso sarebbe disposto anche ad alzare la posta: da 2 milioni più riscatto a 10 per la prossima stagione a 12 milioni pagabili a luglio prossimo. L'accelerata si avvicina.
Cifre importanti
Repubblica riferisce invece di una posta in palio ancora più ampia, visto che i viola avrebbero messo sul piatto un prestito oneroso di due milioni con diritto di riscatto a dodici. Totale: un'operazione da 14 milioni di euro, con accordo di 1,3 milioni per l'ingaggio del ceco e gradimento (ovviamente) del centrocampista. Cifre importanti, che potrebbero ulteriormente avvicinare Barak (già in settimana) indipendentemente dall'esito del play-off europeo. Barak, infatti, farebbe al caso di Italiano per le sue doti e sarebbe perfetto per sostituire l'infortunato Castrovilli in mediana. Il reparto - per ora - è ben assortito, ma qualitativamente piatto.
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