Sembrava Vicario, e invece no. È Raoul Bellanova il primo nome caldo della lunga estate viola. Terzino destro dal fisico imponente (188 cm per 82 chili), all'occorrenza esterno a tutta fascia, il classe 2000 è stato uno dei pochissimi a salvarsi nella disastrosa stagione del Cagliari culminata con la retrocessione in Serie B. Un tracollo che può trasformarsi in occasione per la Fiorentina, non a caso interessata anche ad altri due giocatori di proprietà del club sardo: Joao Pedro e Carboni. Ipotesi, suggestioni o poco più al momento, mentre nel caso di Bellanova il pressing viola sembra più intenso. Anche perché l'addio di Odriozola obbliga in automatico la Fiorentina a trovare una soluzione relativamente rapida che garantisca a Italiano un titolare di valore nel ruolo, magari prima del ritiro di Moena.
calciomercato
Bellanova, il primo nome caldo. La “carta” viola ed il Cagliari che tira la corda
Il terzino destro del Cagliari, impiegato come esterno a tutta fascia da Mazzarri, è il primo nome nella lista viola per il dopo Odriozola
LEGGI ANCHE
Le richieste del Cagliari (che lo ha da poco riscattato dal Bordeaux) e la concorrenza dell'Inter sono ostacoli non di poco conto, ma la volontà del giocatore potrebbe rivelarsi determinante qualora la Fiorentina decidesse di affondare il colpo (dopo l'incontro di mercoledì prossimo tra Italiano e la dirigenza?). Bellanova non ha dubbi: pur di giocare, sarebbe pronto a mettere da parte, almeno per il momento, il sogno di vestire la maglia di un top club. Le stagioni passate ai margini in Francia e all'Atalanta prima delle esperienze a Pescara (31 presenze) e Cagliari lo hanno segnato. Sono servite ad imparare dai più grandi, ma gli hanno insegnato pure che il campo è l'unica via per crescere. Continuità, oltre a sacrificio e dedizione. Bellanova lo sa bene e la prospettiva di una maglia da titolare a Firenze è sicuramente un argomento ben spendibile in fase di trattativa. E il Cagliari? In questo caso, ovviamente, contano solo i soldi. Si parla di una richiesta per niente banale, vicina ai 15 milioni. Ma fino a che punto un club appena retrocesso in Serie B potrà tirare la corda?
© RIPRODUZIONE RISERVATA