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Sampdoria, tensione altissima: petardi sotto casa Niang, il cs è “area sensibile”

Sampdoria
Clima tesissimo in casa blucerchiata, nel momento più buio della storia del club doriano
Redazione VN

La Sampdoria ha deciso di proseguire negli allenamenti di prima squadra, Primavera e Femminile, tutte retrocesse nei rispettivi campionati. Una decisione che ha tutta l’aria di essere punitiva, tanto che si sarebbe già attivata l’AIC per chiedere chiarimenti al club. Il sindacato calciatori vuole capire su che basi la proprietà abbia deciso di tenere a rapporto una squadra ormai fuori da tutto, senza obiettivi, ma al centro di una tempesta.

Il clima è teso e potrebbe degenerare. Le forze dell’ordine saranno costrette a presidiare il centro sportivo di Bogliasco, dichiarato "area sensibile". Un’espressione già usata dopo la sconfitta con lo Spezia – che portò al ritiro a Coverciano – e in misura minore dopo il ko con la Carrarese. Stavolta, però, la tensione è ancora più alta. Le autorità non sono in grado di garantire scorte individuali per i giocatori dal domicilio al campo, e il rischio contestazioni è concreto.


Nella serata di mercoledì, un gruppo di ultrà si è radunato sotto casa dell’attaccante M'Baye Niang, considerato tra i principali responsabili della retrocessione per il gol fallito nei minuti finali contro la Juve Stabia. Anche il centrocampista Viera sarebbe stato presente in casa al momento della protesta. Sono stati esplosi un petardo e acceso un fumogeno. L’intervento tempestivo della Digos e di alcune volanti ha evitato il peggio. Il messaggio lanciato alla squadra e alla società è chiaro: la tifoseria contesta uno scarso impegno, un atteggiamento rinunciatario e la totale mancanza di responsabilità e trasparenza nei momenti chiave della stagione.