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Zurkowski, via la naftalina. L’investitura di Prandelli ed un rischio che vale la pena correre

Schierarlo dall'inizio significherebbe rivoluzionare l'idea del doppio regista adottata da Montella. Non farlo, porterebbe ad un'unica soluzione alternativa

Redazione VN

"È uno degli interni di centrocampo più interessanti del panorama europeo". Parola di Cesare Prandelli, non proprio l'ultimo arrivato nel mondo del calcio. Il soggetto? Quel Szymon Zurkowski che domenica prossima - complici le assenze per squalifica di Castrovilli e Pulgar - potrebbe avere la sua grande chance dall'inizio. Se la giocherà per posto a centrocampo, forte della titolarità nell'amichevole di sabato scorso contro la Virtus Entella. Ma al di là dell'esito del ballottaggio, la sensazione è che i tempi siano maturi per vederlo presto titolare con la maglia della Fiorentina. Sul valore del calciatore ci affidiamo alla conoscenza di Prandelli, da almeno un anno attento all'evoluzione calcistica di Zurkowski. Lo voleva il suo Genoa (in sinergia con la Juventus), una delle tre pretendenti insieme a Fiorentina e Cagliari. Alla fine a spuntarla è stata la vecchia società viola, per una cifra complessiva di 5 milioni di euro (3,7 in parte fissa e 1,3 in bonus).

"Ha tutto: continuità, capacità tecniche e atletiche", afferma sicuro l'ex tecnico viola sul polacco. E se Firenze s'interroga sui perché alla base dello scarso impiego, Prandelli mostra una certa tranquillità a riguardo: "In questi mesi, probabilmente, ha avuto bisogno di adattarsi al calcio italiano, agli allenamenti e all'alimentazione del nostro paese". Situazione per certi versi paragonabile a quella Pedro, con qualche grande differenza dietro alla stessa volontà di lavorare in background per farsi trovare pronti ai ritmi della Serie A: il costo dei due giocatori (decisamente superiore quello del brasiliano), le loro condizioni fisiche e le necessità di una formazione a cui mancano più i gol che l'apporto di Zurkowski. A Verona le esigenze si allargheranno anche a metà campo, ecco perché Montella potrebbe accelerare i tempi del suo inserimento. Schierarlo dall'inizio, lui che è giocatore di tecnica ma anche di corsa, bravo soprattutto quando viene chiamato ad attaccare gli spazi, significherebbe rivoluzionare l'idea del doppio regista adottata da Montella. Non farlo, rinunciando a valorizzare un giocatore giovane e promettente, porterebbe ad un'unica soluzione alternativa: Cristoforo titolare (LEGGI).

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