Due reti, un assist e la doppia palma di migliore in campo nelle ultime gare contro Benevento e Torino. Basterebbero queste poche parole per rendere l'idea di quanto sia diventato importante Marco Benassi nell'economia della Fiorentina. Questione di modulo, sì, ma fino ad un certo punto: la verità è che il numero 24 viola, dopo una prima parte di stagione vissuta da comparsa, ha finalmente tirato fuori gli artigli, insieme ad una condizione fisica di alto livello. Miracoli del lavoro. Suo e di Pioli, a cui va il merito di aver dato una nuova identità a questa Fiorentina.
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Vado al Benassimo
Anche ieri, come a Benevento, tanta corsa e tanto pressing da parte dell'ex Toro, oltre al gol e al servizio per il 2-0 firmato Simeone (entrambi bellissimi)
Se poi ci mettiamo le motivazioni supplementari portate da un tecnico che ne giro di pochi mesi ti ha relegato da capitano granata a terza scelta, accompagnandoti alla porta, il puzzle della notte magica di Benassi è completo, e raffigura quel volto da bravo ragazzo di chi riesce ad essere educato e timido fuori dal campo quanto aggressivo e dinamico sul terreno di gioco. Anche ieri, come a Benevento, tanta corsa e tanto pressing da parte dell'ex Toro, oltre al gol e al servizio per il 2-0 firmato Simeone (entrambi bellissimi).
Un motorino inesauribile, come ai tempi migliori, quelli da leader dell'Italia under 21. Di questo passo, magari, potrà esserci un'altra maglia azzurra dietro l'angolo per Marco, quella della nazionale maggiore. Prima però è necessario proseguire sulla strada intrapresa nelle ultime tre partite, quella che ci ha portato a scoprire un giocatore vero e determinante. Oggi, intanto, quei 10 milioni di euro più bonus investiti durante l'ultima estate, pesano un po' meno.
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