Allarme rosso, più che rossonero. Il bilancio del Milan per la stagione 2018-2019 certifica numeri scioccanti: il disavanzo è di 148 milioni, contro i 90 previsti. Il consolidato è di meno 146 milioni. Una cifra che supera largamente (20 milioni) anche quella raggiunta in negativo dal Milan cinese. E il vero tasto dolente è rappresentato dal costo del lavoro, che è aumentato in maniera considerevole: 35 milioni in più per il costo del personale, monte ingaggi aumentato e ricavi diminuiti.
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Milan, sprofondo rosso: disavanzo di 148 milioni contro i 90 previsti
Uno dei tasti dolenti è l’aumento del monte ingaggi: 35 milioni in più. Perso l’appeal anche a livello di merchandising, servirà molto tempo per tornare al top
TEMPI LUNGHI - Inoltre problemi anche sul fronte commerciale. Poche plusvalenze, pochi soldi dal merchandising e dagli sponsor, ma questo è logico: il Milan non ha più appeal, è entrato in un corto circuito ed è come un cane che si morde la coda. Niente soldi, niente campioni e niente Champions. Sarà molto difficile convincere l’Europa di fronte a queste cifre. Il Milan rischia di impiegare tempi davvero biblici per risalire, se non ai fasti di un tempo, almeno a una posizione stabile fra i top club.
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