Kenneth Zohore, classe 1994, di origini ivoriane ma passaporto danese, di professione attaccante e un parente illustre: Drogba. Un nome che in Repubblica Ceca resterà molto impresso, perché l'ex Fiorentina - con un passato in Toscana fra il 2013 e il 2014 e con una piccola parentesi nel 2015 - prima firma l'assist per il vantaggio di Andersen, quindi si concede una doppietta siglando prima il 2-1 in scivolata, infine timbra anche il 3-2 con un destro rapace sotto porta. Non contento, mette la sua impronta anche sul 4-2 finale, servendo a Ingvartsen il pallone del poker. MVP indiscusso della gara di Tychy, Zohore regala letteralmente la qualificazione all'Italia con una serata da incorniciare.
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L’ex viola Zohore regala la qualificazione all’Italia
Con una doppietta e un assist l'ex viola contribuisce non poco alla qualificazione azzurra
Era il 31 gennaio 2012 quando Kenneth Zohore del Copenaghen firmò per la Fiorentina. Aggregato dapprima alla formazione Primavera, ha partecipato anche ad un paio di ritiri della gestione Montella non riuscendo mai a convincere l'allenatore partenopeo. Zohore ha girovagato per l'Europa tra Brondby, Goteborg poi di nuovo una parentesi breve a Firenze per passare all'Odense e poi al Cardiff. Da questa sera il suo nome non verrà scordato da molti tifosi italiani.
Proprio a Violanews (LEGGI QUI) dichiarò che "Al secondo ritiro di Moena mister Montella mi disse che ero vicino alla prima squadra e che sarebbe arrivato il mio tempo, ma mi è stato detto per un anno e mezzo e il mio momento alla fine non è mai arrivato. Mi sono illuso per tanto tempo. Alla fine ho perso la pazienza, volevo solo giocare a calcio ed ho accettato il primo club”. E adesso gode il suo momento di gloria.
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