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La VIA del futuro: stadio appeso a un documento. La spiegazione

Lo sviluppo della zona nord-ovest di Firenze dipende da un documento. Si tratta della VIA, la Valutazione d’Impatto Ambientale del nuovo aeroporto “Amerigo Vespucci”. Il decreto dovrebbe arrivare a fine febbraio, quando la Fiorentina...

Stefano Niccoli

Lo sviluppo della zona nord-ovest di Firenze dipende da un documento. Si tratta della VIA, la Valutazione d’Impatto Ambientale dell'aeroporto “Amerigo Vespucci”. Senza questo decreto, la realizzazione della cittadella viola è bloccata, così come il trasferimento della Mercafir a Castello.

Ma cos’è la VIA? Ci rendiamo conto che l’argomento non è dei più semplici, anche perché travalichiamo lo sport, ma ci sembra giusto e opportuno fare un po’ di chiarezza.

La Valutazione d’Impatto Ambientale è una procedura tecnico-amministrativa. Il suo scopo è quello di individuare, descrivere e, appunto, valutare in maniera preventiva alla realizzazione delle opere gli effetti sulla salute e benessere umano, oltre a identificare le misure per eliminare o minimizzare gli impatti negativi sull’ambiente.

Per impatto ambientale si intende qualsiasi creazione di nuove condizioni ambientali o alterazione di quelle pre esistenti.

I fattori ambientali che determinano la VIA sono:

- essere umano, flora e fauna;

- suolo, acqua, aria, fattori climatici e paesaggio;

- beni materiali e patrimonio culturale.

Nella normativa italiana la Valutazione d’Impatto Ambientale comprende vari fasi:

- verifica preliminare della significatività dell’impatto ambientale di un progetto;

- delimitazione del campo d’indagine volto a valutare la proposta dei contenuti del successivo Studio d’Impatto Ambientale (SIA);

- valutazione dello studio ambientale: lo Studio d'Impatto Ambientale fornisce gli elementi tecnici sugli impatti ambientali dell’opera pertinenti a valutare la sua compatibilità con il contesto ambientale;

- decisione: la decisione della Valutazione d’Impatto Ambientale si basa sui contenuti del SIA. Se questo risulta inadeguato, si richiedono delle integrazioni. L'eventuale pronuncia favorevole contiene tra l'altro le prescrizioni necessarie per la mitigazione degli impatti sfavorevoli sull'ambiente;

- monitoraggio ambientale: valutazione dell’accuratezza delle stime preliminari e assicurazione che non si verifichino impatti imprevisti.

Per opere a rilevante impatto e/o di interesse nazionale, l’autorità competente è il Ministero dell’Ambiente. Per quanto riguarda il nuovo aeroporto di Firenze con la pista da 2.400 metri, la Valutazione d’Impatto Ambientale è attesa da oltre due anni. Stando alle ultime notizie - confermate lunedì dal viceministro alle infrastrutture Riccardo Nencini durante la manifestazione sì aeroporto indetta da Confidustria - il decreto dovrebbe arrivare nel febbraio 2018. Il ritardo è dovuto alla richiesta, da parte di ENAC (Ente nazionale per l'aviazione civile), di alcuni approfondimenti tecnici. La presentazione del progetto esecutivo del nuovo stadio della Fiorentina dovrebbe così slittare dal 31 dicembre 2017 alla fine di febbraio 2018.

Alcuni vincoli contenuti nella Valutazione d'Impatto Ambientale potrebbero - ma il condizionale è d'obbligo - impedire lo spostamento della Mercafir. Alcuni articoli dell'ICAO (Organizzazione Internazionale dell'Aviazione Civile, ndr) stabiliscono le regole per le aree circostanti una pista aeroportuale. Come vi spiegammo in un nostro approfondimento del 2014 (LEGGI QUI), l'articolo 707 obbliga i Comuni ad adottare un piano di rischio, uno strumento urbanistico che demarca alcune zone di tutela in cui è impossibile costruire edifici. A definirle è l'ENAC.

 Nell'immagine sopra, le zone di tutela riprese dal regolamento per la costruzione e l'esercizio degli aeroporti. I numeri si riferiscono in metri. La pista dell'aeroporto è quella con la scritta STRIP
 La zona Mercafir è quella verde all'altezza di viale Alessandro Guidoni

Le zone di tutela che creano problemi alla Mercafir sono la B, la C e la D, in asse alla pista e non laterali. Il regolamento per la costruzione degli aeroporti prescrive di evitare, nelle zone A,B, C e D , la costruzione di insediamenti ad elevato affollamento come centri commerciali, congressuali e sportivi, scuole, ospedali e, in generale, obiettivi sensibili, attività che potrebbero creare pericolo d'incendio, esplosione e danno ambientale.

Consapevoli delle difficoltà dell'argomento, abbiamo cercato di fare un po’ di chiarezza sul provvedimento di VIA che potrebbe determinare (forse) lo sviluppo della zona nord-ovest di Firenze, anche se ci rendiamo conto che la nostra è una ricostruzione, per forza di cose, limitata.

http://www.violanews.com/stampa/nazione-nuovo-stadio-la-presentazione-del-progetto-potrebbe-slittare-a-fine-febbraio/

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