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"Certe vittorie sono arrivate grazie a situazioni debitorie assurde. E io mi chiedo ancora se chi ha vinto in certi anni poteva essere iscritto al campionato". L'accusa lanciata (di nuovo) Rocco Commisso alle big italiane ha sollevato ancora rumore. Il riferimento alle situazioni di Inter, Milan e Juventus era chiarissimo. E non sono mancate le prime risposte, come quella dei dirigenti dell'Inter. A cui fa seguito oggi la notizia dell'archiviazione dell'indagine che era stata avviata dalla procura di Milano proprio in merito ai conti del club nerazzurro. Ad attivarla era stato un esposto presentat dalla fondazione Jdentità Bianconera, che adombrava presunte irregolarità per l'iscrizione all'ultimo campionato.
Secondo i pubblici ministeri - riporta Sport Mediaset - in base all'analisi della situazione economico finanziaria della società "si rappresenta che l'Inter continua a svolgere la propria attività secondo il principio della continuità aziendale", in quanto "il management societario non ha ritenuto sinora necessario il ricorso agli strumenti normativi previsti per la crisi di impresa". Inoltre, dagli accertamenti non sono emerse condotte di "ostacolo all'esercizio della attività di vigilanza della Covisoc", ossia la commissione deputata a controllare le società di calcio professionistiche, o di qualsiasi altro organismo. Pertanto, la Procura non "ravvisa la necessità o utilità di effettuare ulteriori indagini in quanto il quadro probatorio acquisito è univoco nell'assenza" e, dunque, nella "infondatezza" delle accuse, poiché "il fatto non sussiste o non è previsto dalla legge come reato".
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