- Squadra
- Nazionali
- Calciomercato
- Statistiche
- Coppa Italia
- Social
- Comparazione Quote
- Redazione
altre news
BURTON-UPON-TRENT, ENGLAND - SEPTEMBER 04: Lee Carsley, Interim Manager of England, reacts during a training session at St Georges Park on September 04, 2024 in Burton-upon-Trent, England. (Photo by Carl Recine/Getty Images)
Lee Carsley è stato da poco eletto allenatore ad-interim della nazionale inglese dopo l'addio di Gareth Southgate alla fine dell'avventura in Germania. La stampa inglese, però, è già forte su di lui dopo aver dichiarato che, durante la prossima sfida contro l'Irlanda, non prenderà parte al rinomato e unico inno nazionale inglese: "God save the King". Lo stesso Carsley spiega:
Avendo giocato nell'Irlanda non vi sarò coinvolto. È una cosa che mi ha sempre messo in difficoltà quando giocavo con l'Irlanda. Sono sempre stato molto concentrato sulla partita e sulle prime azioni di gioco. Sono momenti in cui la mia mente non può essere distratta. Rispetto pienamente entrambi gli inni e capisco quanto significhino per entrambi i Paesi. È una cosa che rispetto molto.
Secondo la nota firma di Telegraph questo atteggiamento sarebbe:
Un ostacolo nel suo ruolo di nuovo allenatore candidato per l'Inghilterra. Non cantare l'inno è irrispettoso se vuole essere l'uomo che guida la nazionale inglese. È una cosa che fa parte del territorio. Lui si trova in una posizione che, a torto o a ragione, sembra essere al pari del Primo Ministro quando si tratta di importanza nazionale. Un inno è visto come una dimostrazione di unità, lealtà e appartenenza. Può instillare orgoglio e può segnare il rispetto. Carsley potrebbe vederla come una distrazione. Ma lui è il manager dell'Inghilterra
© RIPRODUZIONE RISERVATA