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Il caso: il neo-tecnico inglese non canterà “God save the King”. Ecco perché

Il caso: il neo-tecnico inglese non canterà “God save the King”. Ecco perché - immagine 1
Il caso che ha scioccato l'Inghilterra. Il tecnico inglese non canterà l'inno nazionale
Redazione VN

Lee Carsley è stato da poco eletto allenatore ad-interim della nazionale inglese dopo l'addio di Gareth Southgate alla fine dell'avventura in Germania. La stampa inglese, però, è già forte su di lui dopo aver dichiarato che, durante la prossima sfida contro l'Irlanda, non prenderà parte al rinomato e unico inno nazionale inglese: "God save the King". Lo stesso Carsley spiega:

Avendo giocato nell'Irlanda non vi sarò coinvolto. È una cosa che mi ha sempre messo in difficoltà quando giocavo con l'Irlanda. Sono sempre stato molto concentrato sulla partita e sulle prime azioni di gioco. Sono momenti in cui la mia mente non può essere distratta. Rispetto pienamente entrambi gli inni e capisco quanto significhino per entrambi i Paesi. È una cosa che rispetto molto.


La reazione di Telegraph

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Secondo la nota firma di Telegraph questo atteggiamento sarebbe:

Un ostacolo nel suo ruolo di nuovo allenatore candidato per l'Inghilterra. Non cantare l'inno è irrispettoso se vuole essere l'uomo che guida la nazionale inglese. È una cosa che fa parte del territorio. Lui si trova in una posizione che, a torto o a ragione, sembra essere al pari del Primo Ministro quando si tratta di importanza nazionale. Un inno è visto come una dimostrazione di unità, lealtà e appartenenza. Può instillare orgoglio e può segnare il rispetto. Carsley potrebbe vederla come una distrazione. Ma lui è il manager dell'Inghilterra