Il confronto
—Si comincia con un video: sullo schermo dell’aula magna vengono proiettati gol e grandi giocate di questi cinque straordinari fuoriclasse, mentre gli applausi degli Azzurri di oggi cadenzano le immagini. “Mi limito a ringraziare questi numeri dieci, questi straordinari ragazzi di allora e uomini di oggi, per aver accettato l’invito che parte da un’idea del mister” sottolinea Gravina, mentre Spalletti evidenzia: “Tutti abbiamo bisogno di miti, per avere qualcuno da emulare. Dalla loro presenza qui, si capisce il loro attaccamento all’azzurro della Nazionale. Noi dobbiamo essere all’altezza della storia: abbiamo fiducia in voi. È vero, ci può essere un po’ di timore per questa maglia da indossare carica di storia. Ma state tranquilli: sono gli avversari ad avere più paura di questa maglia”. Totti scherza: “Voi avete detto che ogni ragazzo qui deve prendere un pezzo di ognuno di noi… ma alla fine, se così fosse, chi corre?”. Poi, tornando serio, si raccomanda: “Avete un grande allenatore e un grande staff, e potete scendere in campo per vincere, divertendovi”. Del Piero conferma: “È vero, c’è la pressione, ma avete una grandissima opportunità, che poi ricorderete col sorriso: vi confronterete con i più forti e non c’è niente di più bello che la sfida”. Rivera evidenzia come “Essere qui è sempre un impegno” e anche Antognoni cerca di dispensare consigli utili: “Andate in campo tranquilli”. Poi prende la parola Roberto Baggio e guardando la platea dei giocatori dice loro: “Il nemico più grande è la responsabilità, quando si indossa questa maglia: o la affrontiamo o perdiamo. Abbiate gioia di dare tutto quello che avete dentro”. Infine chiude Buffon, che come sottolineato da Spalletti, “è il sesto numero dieci qui oggi. Perché lui era un vero numero dieci, ma in porta: “Per me è una giornata epocale e lo deve essere anche per voi. Spero che lo possiate comprendere”.
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