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Il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, ha rilasciato una lunga intervista ad Avvenire, durante la quale ha toccato diversi argomenti. Come riporta calcioefinanza.it, Il numero uno della FIGC ha esordito parlando della dimensione economica del mondo del pallone. «Non va dimenticato che il calcio è una grande industria che genera qualche miliardo di euro, ed è una leva cruciale della nostra economia che si riflette su 12 diversi settori merceologici». «Gli altri valori non possono emergere finché non si riesce a coniugare il concetto di crescita finanziaria con quello precipuo di sviluppo sostenibile, in cui una parte di rilievo spetta alla sfera dell’etica. Il 4 luglio al Maxxi di Roma la Figc presenterà il progetto “Sostenibilia” in cui promuoviamo tutti i valori dello sport sostenibile a 360 gradi», ha spiegato Gravina. Sulle soluzioni per il futuro, secondo il presidente federale «il punto di partenza per guarire il calcio malato è prendere coscienza del forte indebitamento e intervenire in maniera chirurgica e non con una semplice pastiglia. Essendo una crisi entropica, quella del sistema calcio non si cura solo con una terapia sotto il profilo normativo. Piuttosto serve un cambiamento di tipo culturale. Un nuovo corso di informazione e di formazione».