Giorgio Gori, sindaco di Bergamo, è intervenuto sui provvedimenti presi oggi ai danni degli ultras dell'Atalanta, coinvolti nei tafferugli della semifinale di Coppa Italia giocata a Firenze (LEGGI QUI):
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Gori – sindaco di Bergamo – non ci sta e chiede giustizia per gli ultras atalantini finiti in ospedale
Giorgio Gori, primo cittadino della città di Bergamo, si schiera in difesa degli ultras atalantini dopo le denunce spiccate oggi dalla Digos di Firenze
La denuncia di 28 tifosi atalantini da parte della Digos di Firenze non è certo quello che ci aspettavamo, dopo che per mesi abbiamo chiesto di conoscere la verità sui fatti accaduti il 27 febbraio dopo Fiorentina - Atalanta. I filmati e le registrazioni acquisiti dalla Digos ci dicono che alcuni tifosi nerazzurri si sono resi responsabili, subito dopo la partita, di comportamenti certamente censurabili. Ma ci raccontano solo un pezzo della storia. La ricostruzione delle fasi successive - quando i due pullman che trasportavano i tifosi sono stati fermati dalla polizia, poco prima del casello - non spiega perché i tifosi siano stati fatti oggetto di percosse e insulti. Alcuni dettagli - gli autisti che secondo la Digos sarebbero stati sequestrati dagli Ultras, la presenza di alcuni tifosi viola al McDonald's sulla carreggiata opposta - contrastano apertamente con le testimonianze dei diretti interessati (ovvero gli autisti) e di chi si trovava all'autogrill. Del resto nessuno dei 28 denunciati si trovava su quei due pullman, a riprova che l'iniziativa della Questura si concentra su una parte dell'accaduto - l'immediato post partita - ma non ci aiuta a capire cosa sia successo dopo, e perché 30 tifosi atalantini sono finiti all'ospedale, anzi. Per questo non posso che auspicare un'indagine più estesa da parte di un soggetto terzo, la Procura della Repubblica, perché siano accertate tutte le responsabilità e non solo una parte di queste
A riportarlo è TMW
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