Prandelli ricorda: “Nell’ultima stagione a Firenze mi sono sentito solo”

Cesare Prandelli, in un'intervista a "La Stampa", ha parlato di Fiorentina, Firenze ma non solo. Ecco le parole dell'ex allenatore viola:

Ho sofferto tantissimo il lockdown, la mancanza dei tifosi, mi sono sentito solo. È stato un mio disagio. La società era attenta e brava. Ho avuto un grande rapporto con Joe Barone e Daniele Pradè. Firenze è diventata la mia casa, un amore che è nato spontaneamente. Al mio arrivo, dopo il primo anno in cui raggiungemmo subito la Champions, il secondo fu segnato dalle sentenze di «Calciopoli» e dalla retrocessione in Serie B per la penalizzazione. Durante la presentazione della squadra ai tifosi, tutti erano preoccupati e ascoltavano la radiolina. Sentendo la tensione, parlai dal cuore, dicendo loro che non sapevo cosa sarebbe successo, ma che io sarei rimasto sulla panchina. Da quel momento, nacque un legame incredibile con i tifosi, che mi hanno amato non solo per i risultati e il bel gioco, ma per il rispetto e l’uomo che ero.