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Fiore ricorda: “In viola un anno splendido. Io e Brocchi le chiocce”

Fiore ricorda: “In viola un anno splendido. Io e Brocchi le chiocce” - immagine 1
Così l'ex centrocampista sulla sua stagione con la maglia gigliata
Redazione VN

L'ex viola Stefano Fiore ha rilasciato una linga intervista ai microfoni di Radio Serie A dove ha parlato anche della sua stagione a Firenze:

Fu un anno splendido. La Fiorentina l'anno precedente si era salvata alla fine quindi c'era tanto scetticismo. Partimmo sicuramente con tanta voglia e tante aspettative e man mano ci siamo resi conto che stavamo facendo qualcosa di incredibile. Con Christian Brocchi non ci sentiamo tantissimo ma soprattutto in quell'anno lì siamo stati probabilmente le due chiocce diciamo, con tanti giovani che stavano per esplodere. Ricordo Montolivo, Pazzini, Gamberini. Eravamo quei leader pur senza un grande trascorso, nei comportamenti. Lui ha parlato bene di me, io non posso far altro che parlare bene di lui. Era uno che non sbagliava un atteggiamento né una partita. Laddove ci rendevamo conto che c'era qualche testolina calda, intervenivamo subito nella maniera giusta. Si era formato veramente un grande gruppo. Merito anche di Prandelli che scelse quel gruppo quasi a uno a uno. Alla fine facemmo una stagione straordinaria, che era il motivo per cui ero arrivato nella speranza di poter riconquistare la nazionale. Arrivammo quarti, ci qualificammo in Champions. Purtroppo nell'estate successe Calciopoli e poi tutta la storia che è venuta di conseguenza.


Prandelli

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 Prandelli anche per il percorso che aveva fatto era proprio un insegnante. In quell'anno lì che ho fatto praticamente 38 partite su 38 da esterno, sono cresciuto ulteriormente perché ho acquisito delle conoscenze che nonostante fossi già avanti con l'età non avevo avuto fino a quel momento. Quindi con sfaccettature diverse sono state due figure che hanno saputo trattarmi. Poi anche il periodo storico era particolare perché si giocava molto 4-4-2 quindi il trequartista non c'era e veniva spostato ovviamente in fascia, quindi c'era quel tipo di sacrificio lì.