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D’Agostino ricorda: “Io alla Fiorentina dopo l’apice, ognuno pensava per sé”
L'ex centrocampista Gaetano D'Agostino, tra le altre anche i Udinese e Fiorentina, ha parlato a Radio Serie A: qui il passaggio sulla sua esperienza in viola.
A Firenze una piazza meravigliosa. Corvino è un grande direttore e conoscitore di calcio, ma tra me e lui non scattò. Anche per qualche errore mio, però io finii la stagione da calciatore più prolifico della rosa con 5 gol. C’erano tanti giocatori a scadenza come Mutu e Montolivo e altri appena arrivati come me, Cerci e Boruc. Nello spogliatoio ognuno guardava ai propri interessi, in tanti con Prandelli avevano già toccato l’apice uscendo agli ottavi contro il Bayern (stagione 2009/10, ndr). Più di questo non riuscivano a dare. A fine anno Corvino si impuntò e non mi riscattò. Potevo tornare a Udine, mi chiamò Guidolin dicendomi che mi avrebbe dato le chiavi del centrocampo per andare in Champions, ma rifiutai. Se avessi respirato di più, magari finivo la carriera all’Udinese fino a 35-36 anni. Io sono fatto così: o ti do tutto, oppure niente.
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