Chiesa rompe con il Liverpool, lui vuole l’Italia: il ritorno è possibile

Federico Chiesa ha vissuto una stagione deludente al Liverpool, dove ha collezionato una sola presenza da titolare, nell’inutile gara contro il Brighton dopo che i Reds avevano già conquistato la Premier League. Nonostante il trasferimento a titolo definitivo, l’ex Juventus e Fiorentina è rimasto ai margini del progetto tecnico, spesso in panchina o addirittura in tribuna. Il rapporto con l’allenatore Arne Slot non è mai decollato: l’olandese lo ha pubblicamente definito "non pronto per la Premier", lasciando intendere che il suo arrivo non fosse stato particolarmente desiderato.

Slot ha provato a reinventare Chiesa come centravanti nella sua unica apparizione da titolare, convinto che la vicinanza alla porta potesse esaltare le doti dell’azzurro. Tuttavia, il tentativo non ha portato risultati e ha alimentato ulteriori dubbi sull’utilizzo futuro del giocatore. Nonostante le qualità fisiche e la mentalità combattiva di Chiesa, elementi che dovrebbero adattarsi bene al calcio inglese, il tecnico non lo considera parte centrale del progetto, lasciando presagire un possibile addio in estate.

Il futuro di Chiesa appare quindi lontano da Anfield. A 27 anni ha ancora tempo per rilanciarsi, ma ha bisogno di continuità e fiducia, condizioni che il Liverpool di Slot sembra non poter offrirgli. Il ritorno in Serie A è una possibilità concreta, anche se il suo ingaggio da 7,5 milioni rappresenta un ostacolo per molti club italiani. Un prestito con compartecipazione dell’ingaggio da parte del Liverpool potrebbe riaprire le porte a Milan o Roma, pronte a riportarlo in Italia ma con un ruolo ben diverso da quello immaginato da Slot. Lo scrive la Gazzetta dello Sport.