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Il fischietto

Doveri racconta: “Dirigo sempre bene a Firenze. Arbitrare Chiellini? Vi dico…”

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L'arbitro racconta la vita col fischietto e spiega il suo rapporto con Firenze

Redazione VN

Daniele Doveri è stato ospite di 30° Minuto dagli studi di Italia 7. Queste sono le parole del fischietto della sezione di Roma che ha raccontato tanti retroscena della vita da arbitro:

Credo sia stato un campionato piacevole, tutti gli obiettivi erano aperti fino in fondo. Serie minori? Spesso l'arbitro è un ragazzo che ha la stessa età di chi gioca. Mi avvilisce che chi alza la tensione, spesso, sono i genitori in tribuna o i dirigenti in panchina. E a volte questa tensione sfocia in violenza. VAR? Una volta dovevi gestire la frustrazione dei calciatori. Oggi hai un collega che ti dà conferma su alcuni episodi e tu ti senti molto più tranquillo, perché se sbagli vieni chiamato. Ma dà grossa tranquillità anche ai calciatori. Agevola lo svolgimento delle gare. Saper di poter correggere una decisione, a me, fa stare molto tranquillo. Rapporto coi tecnici? L'approccio è di non essere invadenti quando fanno il proprio lavoro, se un mister dà disposizioni tecniche non vado a dirgli che è fuori dall'area tecnica di 1 metro. Poi a volte le panchine trasmettono nervosismo e lì dobbiamo prendere provvedimenti. Arbitri donna? Ferrieri Caputi sta facendo bene e si toglierà soddisfazioni anche in A. Per me l'arbitro dev'esser bravo, indipendentemente dal sesso. Non sono state date spinte per le quote rosa, si sono tolte delle barriere. Arbitrare la squadra della propria città? Sarebbe un grosso passo in avanti dal punto di vista culturale. Per noi è indifferente fare la squadra della tua città o un altra. All'estero succede normalmente. Arbitrare Chiellini? Negli ultimi anni è diventato un capitano e aveva un rapporto diretto e cordiale, rispettoso dei ruoli, non andava mai oltre. Spesso teneva lontani chi stava sopra le righe. Di lui ricordo i duelli con Lukaku, due guerrieri, e io li lasciavo combattere. Quando c'è sintonia, i calciatori accettano il metro tecnico e pensano a giocare. Arbitrare a Firenze? Mi trovo molto bene, siamo appassionati di calcio e quando ci troviamo in contesti appassionati, quindi, ci piace. E l'esperienza mi ha insegnato a stare lontano dalla Maratona, da cui venivano gli insulti (ride, ndr)

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