Tamponi rapidi o tamponi molecolari? La Lazio alza il tiro, sfida tutti, compresa la Uefa, e rilancia. E alla vigilia del match di domani con la Juventus si può dire con quasi certezza (ma l’ok definitivo passerà comunque dalla Asl) che Simone Inzaghi potrà disporre di tutta la squadra, salvo gli infortunati non-Covid. Questo quanto troviamo scritto nell’edizione odierna di Tuttosport riguardo la nota questione sui tamponi del club biancoceleste. Il direttore sanitario del club ha già dato il via libera, ma il giallo resta, e arriva dai risultati della giornata di ieri. Se dal test molecolare di Avellino risultano per la prima volta tutti negativi, dal test rapido di Roma sono ben tre casi di positività tra cui ci sarebbe anche Ciro Immobile. La risposta del club capitolino è decisa: “Non hanno niente a che vedere con il Covid, sono tamponi rapidi che per legge devono essere confermati dal tampone molecolare. Noi seguiamo il protocollo Figc, se troviamo un positivo lo dobbiamo isolare”. Il dubbio però più grande riguarda il fatto che questi giocatori sono stati fermati dalla Uefa prima delle due sfide di Champions League, e in quel caso i test erano molecolari e non rapidi. E nonostante questo, nel mezzo tra i due impegni europei, Immobile è andato in campo (segnando) nella trasferta di Torino. La Lazio e Lotito dovranno quindi fornire le spiegazioni necessarie alla Procura federale che sta indagando su questa situazione.
Viola News
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