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L'ex viola

Bernardeschi: “In Canada mi sento libero e leggero. In Italia siamo indietro”

Bernardeschi: “In Canada mi sento libero e leggero. In Italia siamo indietro” - immagine 1
La rinascita americana di Bernardeschi

Redazione VN

Torna a parlare l'ex Fiorentina Federico Bernardeschi nel corso di una intervista a Sportweek:

Qui mi sento più libero e leggero, non è una questione di pressione perché quella c’è sempre ma quando giochi ti senti parte di uno show. C’è un modo diverso di vivere lo sport, ogni match è sentito come una finale di Champions. Sono andato a vedere una partita di baseball, uno spettacolo. Allo stadio portano anche i neonati, gli mettono le cuffie per il rumore, ma li fanno partecipare alla festa. In Italia siamo indietro. Gli allenatori più importanti per me? Paulo Sousa e Allegri, il primo mi ha permesso di essere me stesso al primo anno di A: a 20 anni gli chiesi la 10, nello spogliatoio mi presero per pazzo, ma lui apprezzò la mia personalità. Il secondo mi ha fatto diventare un campione. Sono arrivato dalla Fiorentina che ero un talento, Allegri mi ha completato come caratura e spessore

 

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