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MILAN, ITALY - DECEMBER 15: Players of AC Milan react after the Serie A match between AC Milan and Genoa at Stadio Giuseppe Meazza on December 15, 2024 in Milan, Italy. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)
Doveva essere una festa, è finita tra i fischi. Nel giorno delle celebrazioni per i 125 anni del Milan, San Siro applaude le leggende del passato rossonero, ma già nel prepartita aveva fischiato Zlatan Ibrahimovic, rappresentante della società, con uno striscione della Sud a sancire che quel vecchio Milan "non c'è più".
Il momento in cui lo stadio esplode però è il triplice fischio che sancisce lo 0-0 casalingo contro il Genoa, quando il coro "ci avete rotto il c..." si fonde con la contestazione alla squadra e non solo per una stagione ben al di sotto delle aspettative: i rossoneri quasi al giro di boa, dopo sedici giornate, sono ottavi in classifica. Il popolo rossonero ha fischiato sonoramente Paulo Fonseca e i propri giocatori e ha iniziato ad intonare cori contro tutti. “Noi non siamo americani”, “Questa società non ci merita” e infine “Ve ne andate o no?” alcune delle frasi più forti, a conferma del fatto che la pazienza del tifo milanista è esaurita. Certamente nei confronti della squadra e della sua guida tecnica, ma anche della proprietà statunitense di RedBird.
E la contestazione del tifo organizzato è proseguita pure all'esterno dello stadio. Una folta rappresentanza della Curva Sud si è data appuntamento nel piazzale antistante il "Meazza" esibendo altri due striscioni dai contenuti dichiaratamente polemici e all'indirizzo di proprietà e dirigenza: "Società Milan: vi abbiamo aspettato e sostenuto a oltranza, della vostra mediocrità ne abbiamo abbastanza". E ancora: "Dirigenti incapaci, società senza ambizione. Non siete all'altezza della nostra storia".
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