Ha parlato di richieste arrivate dal capo curva, di interlocuzioni, precisando di non aver subito minacce, né di essersi sentito intimidito, Simone Inzaghi, allenatore dell'Inter sentito come teste stamani nell'inchiesta milanese sulle curve.
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Inchiesta ultras, Inzaghi: “Dal capo della curva richieste ma non minacce”
Allenatore sentito come teste: "Non potevamo perdere supporter"
In particolare, su un'intercettazione agli atti con Marco Ferdico, al vertice degli ultrà interisti, in cui quest'ultimo lo sollecitava a intervenire nei confronti del presidente Giuseppe Marotta per avere più biglietti per la finale di Champions di Istanbul del 2023. Inzaghi ha spiegato che questo dialogo rientrava nei rapporti tipici tra curva e squadra, che non voleva perdere i supporter. Lo riporta l'agenzia Ansa.
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