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Gazzetta: Juve, Firenze fatale per Motta. Ad aprile lo rimpiazzerà un ex viola

Gazzetta: Juve, Firenze fatale per Motta. Ad aprile lo rimpiazzerà un ex viola - immagine 1
La Juventus cerca di salvare il salvabile dopo le delusioni degli ultimi due mesi culminate nel 3-0 subito dalla Fiorentina
Redazione VN

Thiago Motta è sempre più sull'orlo dell'esonero. Probabilmente il divorzio tra lui e la Juventus si consumerà lentamente e servirà più di una settimana. L’incrocio con il Genoa alla ripresa dopo la sosta Nazionali potrebbe essere l’ultima fermata. I 7 gol subiti nelle ultime due sconfitte (Atalanta e Fiorentina), il rischio di fallire la qualificazione Champions (ora la Juventus è quinta in classifica) e il rapporto freddo con gran parte dello spogliatoio hanno fatto scattare l’allarme della Continassa.

C'è Mancini

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Il direttore tecnico Cristiano Giuntoli nel post Fiorentina ha confermato Thiago pubblicamente ("Andiamo avanti insieme. Con Motta? Certo") un po’ perché voleva sfruttare la pausa per soppesare pro e contro internamente. E un po’ perché, di fatto, non aveva alternativa. Gli aspetti tecnici si intrecciano a quelli economici. Cambiare allenatore ha dei costi e per la Juventus, a livello di bilancio, sarebbero più sostenibili da aprile in poi, con la possibilità di caricarli sul trimestre aprile-maggio-giugno e di compensarli con una cessione a inizio estate. In questo momento, scrive La Gazzetta dello Sport, il favorito per l’eredità di Motta è Roberto Mancini, intrigato dalla possibilità di tornare protagonista al top e di allenare la squadra per la quale faceva il tifo da bambino.


Non un traghettatore

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Il Mancio, reduce dall’esperienza da selezionatore saudita, ha vinto ovunque in panchina (Fiorentina, Lazio, Inter, City, Galatasaray e Italia) e il suo mix di carisma e praticità sembra la soluzione ideale per rimettere in corsa la macchina bianconera. L’ex ct campione d’Europa con gli azzurri è affascinato dalla Signora e dalla sfida che lo aspetterebbe a Torino. Al punto da aprire anche a un possibile compromesso: accettare di mettersi in gioco per 4 mesi, dirigendo la Juventus nel finale di campionato e al Mondiale per Club, ma con il rinnovo automatico per il 2025-26 in caso di qualificazione Champions. Non un semplice traghettatore, a patto di raggiungere l’obiettivo. Un passo non ancora decisivo ma comunque importante verso il club bianconero, che in primavera e senza la certezza del quarto posto non vorrebbe guardare troppo avanti anche per non precludersi possibili alternative estive: da Antonio Conte (Napoli) a Stefano Pioli (Al-Nassr) fino a Gian Piero Gasperini (Atalanta).