Non un traghettatore
—Il Mancio, reduce dall’esperienza da selezionatore saudita, ha vinto ovunque in panchina (Fiorentina, Lazio, Inter, City, Galatasaray e Italia) e il suo mix di carisma e praticità sembra la soluzione ideale per rimettere in corsa la macchina bianconera. L’ex ct campione d’Europa con gli azzurri è affascinato dalla Signora e dalla sfida che lo aspetterebbe a Torino. Al punto da aprire anche a un possibile compromesso: accettare di mettersi in gioco per 4 mesi, dirigendo la Juventus nel finale di campionato e al Mondiale per Club, ma con il rinnovo automatico per il 2025-26 in caso di qualificazione Champions. Non un semplice traghettatore, a patto di raggiungere l’obiettivo. Un passo non ancora decisivo ma comunque importante verso il club bianconero, che in primavera e senza la certezza del quarto posto non vorrebbe guardare troppo avanti anche per non precludersi possibili alternative estive: da Antonio Conte (Napoli) a Stefano Pioli (Al-Nassr) fino a Gian Piero Gasperini (Atalanta).
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