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Sousa: “La squadra è in crescita, spirito giusto, ma dobbiamo essere più cattivi”

Le parole dell'allenatore portoghese alla vigilia della sfida casalinga contro il Milan

Redazione VN

A seguire le parole di Paulo Sousa alla vigilia della sfida casalinga contro il Milan dell'ex Vincenzo Montella: "La squadra è in crescita. Nell'ultima partita i nostri avversari concentravano molti giocatori nel reparto centrale, tenendo il blocco molto basso. L'interpretazione dei singoli e della squadra deve essere conseguente rispetto agli spazi che vanno attaccati. Non possiamo essere così statici, ci vuole più mobilità per fare male".

Sul confronto con l'anno scorso: "Se comparo i risultati con quelli dell'anno scorso, dico che siamo migliorati. In casa contro la Roma, ad esempio, perdemmo, mentre quest'anno abbiamo vinto".

Sullo spirito del gruppo: "Ho rilevato lo spirito di questo gruppo, anche se ci sono margini di miglioramento nella performance collettiva. Lo spirito, però, ripeto, è quello giusto, c'è sempre voglia di vincere. Creiamo sempre più alternative nel nostro gioco. Vincere le partite ti porta più determinazione e lucidità per andare avanti".

Sull'inserimento dei nuovi arrivati: "Quando ho cominciato a lavorare come allenatore ho dovuto mettere in testa due cose: non posso comparare quello che faccio a quando giocavo io e devo dedicarmi ad ogni giocatore. Io devo giudicare un giocatore fin da subito a livello caratteriale, oltre a quelli che sono i dati del campo. L'unico giocatore che non ho avuto modo di analizzare prima del suo arrivo è stato Maxi Olivera".

Se qualcuno lo ha sorpreso: "Tutti stanno portando le loro caratteristiche in risalto, soprattutto a livello di spirito. Carlos Sanchez ha portato un elemento importante sia nel gioco aereo sia nella fisicità: è un calciatore che nel nostro campionato sta bene, è un additivo importante per la squadra. A livello caratteriale questi giocatori danno sempre qualcosa".

Sul Milan in corsa per lo scudetto: "Non credo possa lottare per lo scudetto, a ha una grande società e un allenatore che li può portare ai primissimi posti in classifica. Hanno identità e un'idea di gioco".

Sull'eredità di Montella a Firenze: "Quando si fa una comparazione, dobbiamo metterci tutto. Dagli anni trascorsi in un club, ai giocatori avuti a disposizione. Ha lavorato in maniera importante sui giocatori della Fiorentina, così come aveva fatto Prandelli".

Sulle aspettative: "L'anno scorso, a detta dei critici, partivamo come squadra di metà classifica. Credo che il campionato stia crescendo, migliorando, gli investimenti importanti portati avanti dall'anno scorso da molte squadre lo testimoniano. Vedo anche un gioco molto più propositivo da parte dei miei colleghi e ne sono felice. Per questo noi dovremo continuare a superarci, sperando anche che gli altri siano meno competitivi rispetto a noi".

Su Babacar: "Tutti hanno margini di miglioramento, specialmente lui. L'atteggiamento e la concentrazione sono aspetti sui quali è migliorato. La sua crescita è continua, può arrivare ad una maturità assoluta che può portarlo ad alti livelli. Ho avuto un incontro con il suo agente e la dirigenza, sono stato molto chiaro sul mio lavoro con Babacar".

Su Zarate: "Quando un giocatore non è ad un livello tale da poterci aiutare, o se altri sono più presenti mentalmente, scelgo i giocatori che mi danno più garanzie di vincere le partite".

Sul Milan: "Hanno due blocchi, sono determinanti in quello offensivo. Attaccano bene gli spazi, con fisicità e palla al piede. Possono fare veramente male, ma sanno anche difendere. E' una squadra con molta capacità tecnica, con spazi ridotti tra i settori. Dovremo fare in modo di allargare le maglie dei loro reparti".

Sull'assetto della squadra: "L'anno scorso pressavamo molto alti, è una cosa che fatto anche un po' di scuola in Italia. Quest'anno le cose sono un po' diverse, anche perché i nostri avversari hanno altri atteggiamenti in campo. Questo porta a decisioni diverse".

Sul suo lavoro: "Le mie aspettative sono sempre migliori rispetto a quello che poi riusciamo ad ottenere. Cerchiamo di essere più concreti possibile, variando il nostro gioco e lavorando sulla maturità della squadra a seconda dei momenti di gioco. Questa squadra ha bisogno di continuare a crescere sotto l'aspetto dello spirito, superarsi, consapevole che può vincere anche contro squadre più forti".

Su Astori e Vecino: "Per i convocati ci sarà da aspettare fino a domani. David non si è ancora allenato, mentre Vecino sì".

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