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Le pagelle: sorpresa Olivera, il ritorno di Simeone. Dabo, che ingresso! Chiesa d’amore…

Le valutazioni di ViolaNews.com per la vittoria della Fiorentina contro il Crotone: altri tre punti nella corsa all'Europa League, quarta vittoria consecutiva per la formazione di Stefano Pioli.

Giacomo Brunetti

"SPORTIELLO 6 - Un gol subito nelle ultime quattro gare, è praticamente inoperoso. Attento, al 22', nell'anticipare Stoian nel lento retropassaggio di Hugo. Poi il nulla fino al tentativo neutralizzato di Trotta negli ultimi minuti.

"LAURINI 6 - Vince a sorpresa quello che sembrava non essere più un ballottaggio con Milenkovic. Difende efficacemente su Martella, murando i cross del laterale pitagorico nella prima frazione.

"(dall'82' GASPARs.v. - Si propone subito, venendo però ignorato nella sovrapposizione da Eysseric. Qualche minuto in una stagione apatica)

"HUGO 6 - Solido e stabile, difende finché ce n'è bisogno. Il Crotone, soprattutto dopo l'espulsione, è impalpabile.

"PEZZELLA 6 - Capitano, complice l'assenza di Badelj, contiene Trotta tatticamente e fisicamente. Il lavoro non è massiccio, il poco che c'è da fare lo svolge correttamente. Nel recupero finale, una carambola stava per regalargli la gioia personale.

"OLIVERA 6,5 - Centotrentadue giorni dopo, l'uruguaiano torna in campo, complice la squalifica di Biraghi. È suo il cross da cui nasce la rete del vantaggio gigliato. Al 9', poi, potrebbe raddoppiare, innescato da Saponara: sbaglia però la scelta al momento della conclusione. Redivivo.

"CRISTOFORO 6- - Sostituisce Badelj con solamente centodiciotto minuti nelle gambe in stagione. Corre molto, alcune trame in fase di copertura non sono però precisissime.

"(dal 51' DABO 6,5 - Il Crotone preme e Pioli preferisce aumentare i muscoli e la densità a centrocampo. Parte subito in contropiede, senza essere lucido una volta arrivato al limite dell'area. Il suo ingresso cambia la Fiorentina: una spinta in più per il raddoppio)

"VERETOUT 6 - Unico superstite del centrocampo titolare, si dedica maggiormente al lavoro oscuro, complice anche la posizione più arretrata rispetto al solito. Tanta legna.

"CHIESA 7 - Il periodo segnato dall'esordio in Nazionale e dal rigore procurato a 'Wembley' si conclude con il coro della 'Fiesole' tutto per lui: duetta con Saponara e sfoggia il giglio sotto la Curva, segnando il 2-0 e regalando la sicurezza di ulteriori tre punti nella corsa all'Europa League. "Chiesa goool" e standing ovation.

"(dal 75' LO FASO 6 - Seconda presenza in Serie A con la maglia della Fiorentina dopo l'esordio contro il Benevento. Pioli gli regala un quarto d'ora di gioco)

"SAPONARA 7 - Alla terza consecutiva da titolare, disputa una prima frazione piena di sbavature e aperture calibrate malamente. Calcia al 37', troppo centrale però per impensierire Cordaz. Nel secondo tempo è tutto un altro giocatore: si inserisce, verticalizza e crea pericoli dai calci piazzati. Assist in verticale per la bomba di Chiesa, poi Cordaz nel finale gli nega la gioia del gol. C'è.

"EYSSERIC 6,5 - Pioli lo preferisce a Dias per sostituire Thereau, lui arriva convinto nel calciare in occasione del gol di Simeone, costringendo Cordaz alla respinta sui piedi dell'argentino. Boato, all’82’, ma la sua conclusione non gira abbastanza. Una nota lieta: risorsa.

"SIMEONE 7 - Rompe il digiuno - che durava dal 5 gennaio - dopo appena tre minuti, silurando Cordaz da vero rapace d'area. Al 56' il pallone da lui colpito sfiora il secondo palo sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Fa esplodere il 'Franchi' anche al 60', ma sulla pennellata di Eysseric non riesce ad impattare. Il ritorno del 'Cholito'.

"all. PIOLI 6,5 - Biraghi e Benassi per squalifica, Badelj e Thereau per infortunio: il tecnico viola prende nota della lunga lista di titolari indisponibili e applica il proprio modulo madre con le sorprese Eysseric e Laurini dal primo minuto. Le scelte difensive pagano, quelle a centrocampo decisamente meno: tra Cristoforo e Dabo, oggi, un abisso di differenza in favore del francese. Adesso la Fiorentina non può nascondersi: l'Europa League è tornata un obiettivo sensibile. Applausi per il tecnico, per le scelte tattiche e per come ha saputo tenere unito la squadra, nell'anima e nei risultati.

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