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“Mi inchino alla capolista”. Rialti scrive per Violanews

Il noto giornalista fiorentino scrive per violanews.com il suo pensiero

Redazione VN

Mi inchino alla capolista. Le confesso di non aver creduto fosse capace di trasformare tutti i punti interrogativi di questa estate in esclamativi. Temevo ( e un po’ temo ancora) che la coperta difensiva fosse corta, che a centrocampo Badelj fosse troppo lento e Vecino troppo giovane, pensavo che la perdita di Savic fosse mortale e che il ritorno di Roncaglia fosse un terribile azzardo, che Kuba fosse troppo lontano dal bel campone che era stato, che Kalinic avesse la faccia triste e che non potesse, come sta succedendo, farmi urlare di sorpresa davanti alle sue formidabili qualità tattiche. Non pensavo lontanamente che Alonso avesse questi margini di miglioramento, che Ilicic avesse dentro tanta grinta per emergere oltre le polemiche da vero protagonista.

Temevo che Borja avesse iniziato la china in discesa di una formidabile carriera. Avevo paura del ginocchio di Pepito, dell’inesperienza di Babacar e Bernardeschi (che, almeno loro, mi piacevano tanto). Confesso di aver sorriso per l’arrivo di Verdù. E altro ancora, ma prima di tutto non ero convinto del cambio di allenatore.

Sousa era un’altra scommessa. Più di ogni altra cosa ero perplesso per l’atteggiamento della Proprietà che pareva aver scelto la strada del ridimensionamento. Proprio per tutto questo oggi sono più felice degli altri, perchè mi sbagliavo. Non è importante poter dire: l’avevo detto, ma sapersi godere questa formidabile realtà.

Di una Fiorentina che gioca e lotta da grande. Una squadra per una città. E’ sempre stato così. Che lo sia ancora. Basta polemiche, numeri, basta guardarsi alle spalle. E’ il momento di festeggiare (c’è pure la sosta) e di sognare. Tutti, nessuno escluso. E godiamoci questa squadra, nelle sue imperfezioni, anche negli eventuali limiti che dovessero emergere più avanti. Perchè sta giocando con il cuore e senza presunzione.

Quindi meglio di noi (me) e dei nostri dubbi. E, se ci perdona i tanti punti interrogativi di un tempo e sono certo che lo farà, ci permetta di sognare con lei.