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Frey a VN: “Lafont, ottimo investimento. Pioli mi ricorda Prandelli”

L’ex portiere viola commenta, in esclusiva per Violanews.com, le prestazioni del portiere Lafont e ci racconta qualche aneddoto della sua Fiorentina targata Cesare Prandelli

Redazione VN

di Filippo Angelo Porta

I tifosi viola lo ricordano con grande affetto. In fin dei conti, è stato un signor portiere. Un gatto fra i pali. E la sua Fiorentina, sotto la guida di Cesare Prandelli, fra il 2005 e il 2010 fece davvero bene. Una squadra che sapeva giocare e che divertiva i tifosi. Inoltre, con ben 446 apparizioni in Serie A, Frey è terzo tra i giocatori stranieri più presenti nel nostro campionato, alle spalle di Javier Zanetti e Altafini. Cosa penserà di questa Fiorentina e del giovane portiere Lafont?

Salve, Frey. Lei a Firenze ha trascorso i migliori anni della carriera. Quali sono i suoi ricordi?

“Ho dei buonissimi ricordi. Quando arrivai a Firenze, nel lontano 2005, la società aveva deciso di investire e di fare il salto di qualità. E, infatti, in quegli anni facemmo davvero molto bene. Eravamo una squadra unita e con grande qualità”.

Merito dell’allenatore Prandelli?

“Lui era il capitano della nave, ma dietro di lui c’era tutto l’equipaggio. Uomini che magari si vedono poco, ma che in realtà contano tanto. Parlo, ovviamente, del suo staff: persone perbene e davvero preparate. Prandelli, poi, è un grandissimo conoscitore di calcio, oltre che una bravissima persona”.

Assomiglia a Pioli sotto questo aspetto?

“Sì, sono abbastanza simili sotto questo punto di vista. Anche Pioli è molto preparato e ha un buon rapporto coi calciatori. Per me è un grande allenatore”.

Cosa pensa del giovane portiere Lafont?

“È stato un ottimo investimento per il futuro. Ha dei grandissimi margini di crescita e poi è davvero alto. L’ho visto dal vivo. Io sono 1,90 e lui è più alto di me, anche se dalla tv non sembra”.

Per un portiere fa la differenza essere così alti?

“Diciamo che l’altezza giusta è la mia. Di più, poi, fai fatica a scendere a terra con rapidità. L’eccezione è David de Gea, che, pur essendo altissimo, è comunque molto agile”.

Chi è, secondo lei, il miglior portiere della nostra Serie A?

“Ti rispondo Handanovic. È un portiere completo ed è un leader silenzioso. Ha capito tutto del nostro campionato: in Italia devi stare in silenzio e lavorare. Altrimenti, al primo errore ti fischiano. Lui, sotto questo punto di vista, sa come comportarsi”.

Il suo portiere preferito?

“Dino Zoff. Ho sempre ammirato il suo stile. Portiere immenso. Ma anche Peter Schmeichel era un grande: un mostro, fisicamente parlando”.

Per concludere, crede che possa fare bene questa Fiorentina?

“Sì, è una buona squadra. Non vedo la situazione così negativa, come molti invece sostengono. I giocatori sono giovani e hanno bisogno di tempo, ma quando ingraneranno faranno molto bene. Fidatevi”.

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