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Spalletti: “Pioli ha equilibrio eccezionale, persona splendida. Viola hanno entusiasmo”

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Il tecnico nerazzurro presenta la partita con la Fiorentina: "Con San Siro incontro sentimentale. I nostri giocatori… "

Redazione VN

Anche il tecnico dell'Inter, Luciano Spalletti, ha preso la parola in sala stampa alla vigilia dell'esordio in campionato contro la Fiorentina. Questo quanto riportato dai colleghi di FcInter1908.it:

L’Inter come parte? Champions o qualcosa in più? "Non rispondo tanto volentieri a queste domande, a voi piace farle, io non rispondo volentieri. Tirate a fare il fenomeno e il fallito. Se ho creato il fenomeno è chiaro che poi se non va è fallito. Noi iniziamo a lavorare in maniera serie, chi è qui e chi rimane farà vedere di avere i requisiti fondamentali per vestire questa maglia ed essere parte di questo cuore. Il calcio è un cuore unico, un cuore in cui siamo tutti dentro a pulsare perché genera emozioni a tutti. Bisogna fare le cose seriamente, con responsabilità, bisogna andare a proporre il meglio e andare anche più in là del meglio. Sono i giocatori che devono avere le attenzioni, più mi lasciate perdere meglio è. È solo con loro che posso avere visibilità, sono loro i protagonisti e sono loro che determineranno i titoli dei giornali. Di conseguenza sono loro che devono avere le nostre attenzioni. Avendoli conosciuti ho visto he hanno qualità e sono lì che vogliono esprimerle. Ci sono momenti in cui si rischia di perdere l’orientamento, sono giocatori giovani alcuni, qualcuno si perde anche facilmente. Proprio questo fatto che devono avere la luce dei nostri tifosi deve aiutarli a far sì che la loro qualità cali di meno. Io devo essere bravo a fargli credere di poter dare più del loro massimo. Attraverso conoscenza, lavoro e stare al loro fianco bisogna tirare il massimo, pur non essendo talvolta d’accordo con loro, perché succederà. Mi avevano parlato di squadra fragile, non capace, ma non può stare avendoli conosciuti. I nostri giocatori sono capaci e possono far sputare tutto il colore ai nostri avversari".

Si aspetta qualcosa da qui alla fine? È soddisfatto? "Io penso di poter dire che sono i nostri calciatori la nostra forza, la nostra squadra. In questi giorni sono stato chiamato in causa come elemento importante di questa squadra, di questa società. Bisogna direzionare la torcia verso i nostri calciatori, sono loro la nostra garanzia. Sono loro la nostra polizza di assicurazione di questo campionato. Abbiamo a che fare con grandi calciatori e grandi uomini. Penso di poter portare il loro messaggio: a noi capiterà anche di essere in difficoltà per dei momenti – il campionato lo impone a chiunque si iscrive -, capiterà di perdere delle partite, ma i nostri avversari dovranno versare tutto il sangue sportivo che hanno e non gli basterà probabilmente, i nostri giocatori vogliono mandare un messaggio chiaro e inequivocabile. Sento parlare di 50mila presenze: è un tesoro importantissimo che noi non dobbiamo disperdere, ma alimentare. Quello di San Siro deve essere per noi e per i nostri sportivi un incontro sentimentale. In cui ci si ama alla follia e non c’è possibilità di tradimento. Questo dobbiamo far vedere".

Cosa vuole vedere domani? "Stamattina ho visto dei titoli in cui si fa riferimento al fatto che si ricomincia e che siamo dentro una cosa che emoziona tutti. Mi aspetto che calciatori racchiudano tutte le qualità nella prestazione che ha uno sportivo in generale nel calcio. Si andrà a parlare in maniera specifica dell’Inter, ma è il calcio in generale che dà emozione importante a tutti, anche agli avversari e ti riemoziona sempre andarli a incontrare, è segno che il calcio è una cosa molto bella e ricominciare deve dare sensazioni a tutti, ai miei calciatori e a tutti. Io a loro avevo chiesto di amare i nostri colori, questo spirito di appartenenza, l’orgoglio del nostro passato, della nostra storia. Bisogna avere tutte queste cose qui. Ci sono stati 40 giorni per lavorare ed iniziare a conoscerci ed intraprendere questa strada che non sappiamo dove ci porterà, ma dobbiamo farla con grande emozione, appartenenza, orgoglio. Dobbiamo portare il messaggio dei nostri numerosi tifosi che hanno riempito gli stadi nelle amichevoli,c eh ci hanno accolto in aeroporto in Cina, che sono stati fuori agli alberghi per salutarci".

Poi Spalletti ha parlato anche ai microfoni di Inter Channel:

Che domande si aspetta? "Penso che la prima domanda sia sul ritorno del campionato, questa è al cosa fondamentale. Ho visto un titolo bello stamattina: ‘Bentornata’. Si ritorna a parlare di emozioni forti, il calcio è il cuore del mondo, il calcio è emozione pura, emoziona amici, avversari, tutti. Quando vado in giro per il mondo vedo bambini, persone di tutte le età che hanno questa passione che li accomuna che è il calcio, questa dovrebbe essere la cosa da focalizzare".

Tifosi numerosi domani, c’è tanta voglia di Inter… "Questo lo abbiamo già visto nelle amichevoli in Italia, ma soprattutto in Cina, dove ci sono bambini che vestono i tuoi colori e sono lì pronti ad abbracciare le giocate e le cose che tu dentro il capo vorrai portare. Dobbiamo stare attenti, è una responsabilità importante e dobbiamo far sì che si entri in sintonia, tutti i calciatori devono entrare in sintonia con questi cuori".

Come si prepara la prima? "Abbiamo avuto 40 giorni in cui abbiamo fatto prove che poi diventano metodo da applicare tutti i giorni e così riesci a rafforzare le cose giuste e lasciare da parte le altre. La Fiorentina ha l’entusiasmo dei giocatori nuovi che vestono quella maglia, Pioli ha un equilibrio eccezionale, è una persona splendida. Noi dobbiamo essere bravi, anzi, più che bravi e qui posso interpretare il pensiero dei miei giocatori, ci capiterà di avere difficoltà in qualche partita, ma i giocatori dovranno buttare fuori tutto quello che avranno e forse non gli basterà".

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