I risultati del ritorno delle gare del play off di Europa League sono riuscite a regalare all’Italia, in chiave ranking UEFA, un’altra serie di micro-dispiaceri.
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Rank UEFA: all’Italia non rimane che gufare le portoghesi…
I risultati del ritorno delle gare del play off di Europa League sono riuscite a regalare all’Italia, in chiave ranking UEFA, un’altra serie di micro-dispiaceri. L’unica notizia positiva, paradossalmente, arriva …
L’unica notizia positiva, paradossalmente, arriva dal fatto altre 3 squadre olandesi, dopo il Vitesse, sono state eliminate dall’Europa League, lasciando in lizza solo 3 rappresentanti dei Paesi Bassi.
Ricordiamo che l’Olanda poteva rappresentare una possibile minaccia per il ranking azzurro in quanto, rispetto all’Italia, gli orange, che hanno un distacco di 9 punti dall’Italia nella graduatoria continentale, scarteranno 11 punti in meno nelle prossime 2 stagioni.
Detto questo, dobbiamo registrare i successi, con conseguente passaggio del turno ai giorni eliminatori di Europa League, di Maritimo, Hannover, Sporting Lisbona, Bordeaux, a cui vanno aggiunti i pareggi (validi per il passaggio del turno) di Marsiglia e Stoccarda, che hanno consentito alla Germania di accumulare un ulteriore vantaggio sull’Italia ed al Portogallo e Francia di rosicchiare qualche decimo di punto sul ranking azzurro.
A differenza dei buoni risultati ottenuti dalla Lazio, il pareggio dell’Inter, sommato alla sconfitta interna con l’Hajduk nel turno precedente, ha inciso negativamente sulla crescita del punteggio italiano.
La dimostrazione dell’inizio abbastanza balbettante delle nostre compagini nelle competizioni europee (4 vittorie in 8 gare) ce lo conferma anche la classifica stagionale del ranking UEFA per nazioni, nella quale l’Italia, nonostante l’aggiunta degli 8 punti bonus già assegnati a Milan e Juventus, occupa, addirittura, il 20° posto a pari merito di Azerbaijan, Moldavia e Serbia.
Anche la graduatoria del ranking UEFA per club sta evidenziando il malessere del calcio italiano.
L’Inter ha mantenuto il settimo posto, ma il Milan, rispetto la classifica di fine stagione 2011-12, ha perso due posizioni, scivolando, come preventivato, al 14° posto.
Per trovare la terza italiana in graduatoria dobbiamo scorrere la classifica fino al 34° posto, occupato dalla Roma, condannata a scendere ulteriormente a causa della mancanza della partecipazione alle competizioni continentali in questa stagione, a differenza della Juventus, salita, per ora, al 39° posto.
Tra le prime 50 ci sono altre due italiane, entrambe al 47° posto, ovvero il Napoli e la Fiorentina.
Tirando le somme l’Italia può vantare solo 6 squadre fra le prime 50 squadre nella graduatoria europea, ma, effettivamente, può contare solo su 4 di queste 6, di cui, solo 2 in Champions League.
Chiudiamo con un monito che dovrà accompagnarci nel corso della fase a gironi di Champions League. Partendo dal concetto già espresso nei giorni sull’importanza dei punti bonus (5 per la precisione) che riceve la squadra che supera il girone eliminatorio, dobbiamo notare come Milan e Juventus non abbiano squadre né lusitane, né francesi nei rispettivi gironi.
Ciò significa che, sul campo, le compagini italiane non potranno fermare la corsa delle due avversarie più prossime nel ranking UEFA.
In pratica, quindi, gli eventuali risultati positivi di Juventus e Milan dovranno sempre essere valutati in base ai risultati delle francesi e portoghesi, in quanto, paradossalmente, l’Italia, nonostante Milan e Juventus riuscissero a passare il girone senza conseguire sconfitte, potrebbe perdere ugualmente terreno nel ranking UEFA nel caso in cui le 3 rappresentanti portoghesi e francesi riuscissero a centrare tutte la qualificazione.
Può sembrare strano, quanto assurdo, ma la logica continentale, che ha dato, nono scordiamolo, all'Italia la possibilità di schierare 4 squadre in Champions League fino allo scorso anno, è questa.
ROBERTO VINCIGUERRA
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