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Nazionale: la difesa è un colabrodo contro le “grandi”

Nonostante l’importante dato statistico che vogliamo nuovamente mettere in evidenza, circa il fatto che la nazionale di Prandelli abbia conseguito solo 2 sconfitte e 16 vittorie nelle 25 gare valide …

Redazione VN

Nonostante l'importante dato statistico che vogliamo nuovamente mettere in evidenza, circa il fatto che la nazionale di Prandelli abbia conseguito solo 2 sconfitte e 16 vittorie nelle 25 gare valide per manifestazioni ufficiali, dobbiamo, però, prendere atto di come la difesa azzurra stia passando, statisticamente, uno dei peggiori momenti della storia, in quanto, nelle ultime 4 gare la retroguardia italiana è stata perforata per ben 10 volte. L'ultima quartina di partite dalle quali l'Italia era uscita con molti gol subiti risaliva allo scorso anno quando, fra la semifinale e la finale dell'Europeo e le successive 2 gare con Inghilterra e Bulgaria, la squadra azzurra aveva subito 9 reti.

Il problema dei troppi gol subiti, soprattutto adesso alla vigilia dell'importante gara contro la Spagna, sta diventando un problema reale per la squadra azzurra che, sotto la direzione di Prandelli subisce, in media 1,03 reti a gara e segna, sempre in media, 1,55 gol a partita. Se consideriamo gli allenatori azzurri con più di 30 panchine all'attivo, ci accorgiamo che solo con il pluridecorato Pozzo la squadra azzurra ha subito più reti in media a gara (1,34), ma è anche vero che la media dei segnati a partita era di ben 2,45 a gara (contro, come detto, l'1,55 di Prandelli).

Abbastanza significativo è il dato che emerge se suddividiamo i gol subiti in base all'importanza della partita. Nelle 15 gare valide per le qualificazioni agli europei ed ai mondiali l'Italia ha subito solo 6 reti (media 0,4 a gara). Questa media sale nettamente se consideriamo che, nelle 16 amichevoli, l'Italia allenata da Prandelli ha subito 20 gol (media 1,25 a partita).

Il dato più negativo, e preoccupante, emerge, però, se consideriamo le gare valide per le fasi finali delle manifestazioni ufficiali dove la squadra guidata dall'ex tecnico viola ha subito 15 gol in 9 partite, ovvero 1,67 reti di media a partita. I 14 gol segnati in queste 9 gare, che possiamo considerare decisamente importanti, servono per capire che, nelle partite che contano l'attacco azzurro è comunque presente.

Ancor più significativo è il dato che emerge se consideriamo le squadre affrontate dall'Italia in base all'attuale ranking FIFA. Con le prime 25 nazionali in graduatoria mondiale l'Italia ha disputato 17 gare subendo ben 27 reti (ovvero 1,59 in media a gara). Decisamente meno reti (14) ha subito nelle 23 gare che la vedevano opposta a squadre più basse nella graduatoria mondiale, tanto che la media è, attualmente, di soli 0,61 gol subiti a partita. Anche la situazione gol fatti cambia in base all'avversario. Nelle 17 gare giocate contro le prime 25 squadre in graduatoria mondiale, l'Italia ha segnato solo 19 gol (1,18 in media a partita), molti meno dei 43 segnati nelle 23 partite disputate contro squadre con una minor valutazione nel ranking FIFA.

Da questo dato emerge, in pratica, che con squadre di alto rango (prime 25 posizioni nel ranking FIFA per intendersi) l'Italia segna in media meno gol (1,18) rispetto a quelli che subisce (1,59), mentre con quelle più deboli, come si usa spesso definire in questi casi, "sulla carta", gli azzurri di Prandelli tendono a segnare in media il triplo (1,87) dei gol che subiscono in media (0,61).

Contro la Spagna la squadra di Prandelli dovrà, inevitabilmente, cercare di invertire questo trend negativo sul fronte reti subite.

ROBERTO VINCIGUERRA