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La prossima sarà una Serie A con pochi “senatori”

Di seguito proponiamo un’analisi di una dell graduatorie più importanti ed ambite della storia della Serie A, ovvero il numero di presenze nelle gare valide per il massimo campionato nazionale. …

Redazione VN

Di seguito proponiamo un'analisi di una dell graduatorie più importanti ed ambite della storia della Serie A, ovvero il numero di presenze nelle gare valide per il massimo campionato nazionale.

Paolo Maldini guida ancora saldamente questa particolare classifica con 647 gare, seguito da Gianluca Pagliuca a quota 592. Al terzo posto, e primo fra i giocatori in attività, troviamo Javier Zanetti, primo anche dei calciatori stranieri, con 570 gettoni. Quarto posto per Dino Zoff (570) e quinto posto per Pietro Vierchowod (562).

Fra i calciatori in attività troviamo all’undicesimo posto Francesco Totti (501 gare), al quale mancano solo 18 gare per entrare nella Top Ten di tutti i tempi, ovvero per eguagliare le 519 presenze di Bergomi, attualmente al decimo posto assoluto.

In attesa di conoscere il futuro di Del Piero, attualmente al 16° posto con 478 partite in Serie A, evidenziamo le 456 gare di Buffon che collocano il portiere bianconero al 26° posto. Per Antonioli, 37° in classifica generale con 416 gare, vale il discorso fatto per Del Piero, mentre Pirlo (39° con 411 gare) e Frey (40° con 410 partite), hanno buone chances di poter entrare nei primi 30 posti.

Molto più staccati troviamo Perrotta (73° con 386 presenze), Gilardino (84° con 378 gare) e Filippo Inzaghi (95° a quota 370).

Tirando le somme possiamo notare come solo 10 giocatori in attività siano presenti fra i primi 100 nella graduatoria storica in fatto di gare giocate. In realtà, però, se consideriamo i giocatori attualmente sotto contratto con squadre di Serie A, dobbiamo rilevare come questa cifra scenda ulteriormente a 7. Alla luce di queste considerazioni possiamo appurare come, il prossimo campionato di Serie A, sarà uno dei primi della storia senza diversi "senatori".

ELABORAZIONE DATI A CURA DI ROBERTO VINCIGUERRA