La classifica procede col freno a mano tirato, ma la statistica “premia” la capolista al 17° turno…

Sotto l'albero del Natale 2015 abbiamo trovato il campionato con la vetta della classifica col freno a mano tirato, ma, forse anche per questo motivo, anche uno dei campionati più competitivi di sempre.

L'ennesima sconfitta della squadra che occupava il primo posto in graduatoria (quasi una mezza maledizione in questo torneo) ha favorito un ulteriore schiacciamento verso la parte alta della graduatoria, tanto che le squadre ancora in lizza per accaparrarsi il titolo d'inverno (cioé il primo posto al termine del girone d'andata) sono ben 5 (volendo, solo per un calcolo matematico, addirittura 6 col Sassuolo).

La quota della prima in classifica, cioé i 36 punti dell'Inter, è nettamente inferiore rispetto ai punti che aveva la Juventus capolista nei 3 campionati scorsi, dopo 17 turni. I bianconeri, infatti, lo scorso anno avevano 40 punti, l'anno prima 46 e nel 2012-13 ne avevano 41.

Nel 2011-12, dopo 17 giornate, la classifica vedeva appaiate in testa Juventus e Milan a 37 punti, mentre, dobbiamo tornare indietro con la memoria fino alla stagione precedente (2010-11) per ritrovare a 36 punti la prima in classifica dopo 17 giornata (all'epoca il Milan).

Da evidenziare sicuramente il ridotto gap fra le prime piazzate in classifica, in quanto le prime 4 squadre in graduatoria sono raccolte in solo 4 punti, fatto decisamente raro visto che questa media si aggira, generalmente intorno ai 10 punti. Se consideriamo anche la Roma possiamo ulteriormente evidenziare il fatto che le prime attuali 5 squadre in classifica siano raccolte addirittura in 5 punti, fatto che, inevitabilmente, connota questo campionato come uno dei più competitivi in assoluto della storia del nostro calcio.

In ultima analisi va evidenziato il fatto che, da quando la Serie A è tornata ad essere composta da 20 squadre (cioé dalla stagione 2004-05), la squadra che ha tagliato per prima il traguardo finale si trovava in testa dopo 17 turni.