L’Italia, stasera, tenterà di aggiudicarsi il suo secondo titolo continentale contro la Spagna campione del Mondo e d’Europa, alla ricerca di uno storico tris di titoli consecutivi.
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Euro2012: tutti i numeri e le curiosità di Italia-Spagna
L’Italia, stasera, tenterà di aggiudicarsi il suo secondo titolo continentale contro la Spagna campione del Mondo e d’Europa, alla ricerca di uno storico tris di titoli consecutivi. Gli …
Gli azzurri affronteranno la Spagna per la quinta volta nella massima competizione continentale. I precedenti con gli attuali campioni d’Europa in carica non sono così male, al punto che potremmo tranquillamente evidenziare come, considerando solo i tempi regolamentari, gli azzurri siano addirittura imbattuti contro le “furie rosse” agli Europei. La prima gara fra Italia e Spagna si disputò nel 1980 in Italia e terminò 0-0. Il secondo incontro ebbe luogo in Germania nel 1988 e vide l’affermazione dell’undici di Vicini che si impose 1-0 grazie ad un gol di Vialli. La terza gara venne disputata nel 2008 e fu uno 0-0 in Austria, valevole per i quarti di finale, che vide l’epilogo a favore degli iberici in virtù del 4-2 ai calci di rigori. La quarta, ed ultima, risale all’edizione attuale, terminata in pareggio (1-1) lo scorso 10 giugno.
L’Italia affronterà, in generale, la Spagna per la 31° volta. Il bilancio vede leggermente in vantaggio gli azzurri in virtù dei 10 successi, 12 pareggi ed 8 sconfitte, con 39 reti realizzate e 30 subite.
L’ultimo successo azzurro è datato 10 agosto 2011, nell’amichevole disputata a Bari, che vide l’affermazione degli azzurri per 2-1.
L’ultima vittoria delle furie rosse, invece, è datata 26 marzo 2008, quando ad Elche l’undici di Aragones superò, sempre in amichevole, la compagine azzurra per 1-0.
L’Italia può contare su un bilancio altamente positivo per quello che concerne le 11 gare disputate contro la Spagna valevoli per competizioni ufficiali. Tra Olimpiadi (disputate fra Nazionali maggiori), Mondiali ed Europei, infatti, la Spagna può contare solo un successo contro gli azzurri, maturato nei tempi regolamentari, risalente addirittura al 2 settembre 1920, per 2-0 in occasione delle Olimpiadi di Anversa. Nei successivi 10 incroci la nazionale iberica ha conseguito 5 sconfitte e 5 pareggi.
Curioso evidenziare come il portoghese Proença dirigerà nuovamente gli azzurri a Kyev, proprio come accadde in occasione del successo, ai calci di rigore, dell’Italia sull’Inghilterra lo scorso 24 giugno. Da sottolineare come gli azzurri a Kyev abbiano raccolto 4 successi in 4 gare disputate (di cui uno, come specificato, ai rigori) e siano imbattuti con il fischietto lusitano, avendo conseguito, con Proença, un successo e due pareggi.
Tra i dati statistici riguardo alle realizzazioni azzurre, c’è da notare come l’Italia abbia segnato la maggioranza dei gol, ovvero 4 gol su 6, nei primi tempi (dove, mediamente, sono state realizzate solo il 42% delle reti totali). Molto interessante, invece, è sottolineare come la difesa azzurra non sia mai stata perforata nel corso dei primi tempi, una caratteristica, questa, già emersa durante il girone di qualificazione.
Sotto questo aspetto è doveroso sottolineare come la difesa italiana (con 3 reti subite) sia la seconda migliore del torneo, preceduta solo da quella spagnola (solo un gol subito, tra l’altro, proprio dall’Italia), imbattuta, particolare non da poco, da circa 442 minuti consecutivi (recuperi inclusi).
In generale dobbiamo ricordare che la Spagna, detentrice di due titoli europei, disputerà la sua quarta finale continentale, mentre per l’Italia, come detto, sarà la terza. Mettendo in paragone le prestazioni delle due finaliste in questa fase finale dell’Europeo possiamo notare come la Spagna abbia vinto una gara in più dell’Italia (3 contro 2) ed abbia subito 2 gol in meno. Le “furie rosse” hanno segnato 8 reti (tutte da tiri scoccati da dentro l’area di rigore, compreso, ovviamente, il rigore segnato da Alonso), due in più, come detto, rispetto a quelle realizzate dagli azzurri.
Interessante rilevare come l’undici spagnolo sia fra quelli meno fallosi di quest’Europeo (12,8 falli commessi in media a gara), a differenza degli azzurri, sicuramente fra i più cattivi con quasi 16 falli commessi in media a partita.
Le conclusioni a rete degli spagnoli sono decisamente meno rispetto a quelle tentate dagli italiani (79 contro 94), anche se va evidenziato come gli spagnoli abbiano maturato, sinora, una migliore percentuale di tiri terminati nello specchio (63% contro il 56%).
I ragazzi di Del Bosque sono i dominatori assoluti della graduatoria del possesso palla, con una media a partita del 60%.
Chiudiamo con una curiosità: le 6 reti segnate dagli azzurri rappresentano, attualmente, la seconda miglior prestazione offensiva azzurra di sempre nelle fasi finali di un Europeo, dopo le 9 marcature messe a segno nell’edizione del 2000. Sotto questo aspetto possiamo ricordare che Balotelli potrebbe diventare il primo giocatore italiano a vincere la graduatoria dei marcatori di una fase finale dell’Europeo.
ROBERTO VINCIGUERRA
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