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Della Valle 700: tanti record, un rimpianto

Partita storica contro la Sampdoria. L'analisi di 15 anni, dalla C2 alla Champions. Il rammarico di non aver messo in bacheca un trofeo

Redazione VN

Come scrive Roberto Viniguerra su La Nazione, quella di Genova contro la Sampdoria per i Della Valle sarà la 700° gara ufficiale.

Il dato discriminante – e anche più dolente – è che in tutti questi anni non è stato vinto un trofeo, nonostante i Della Valle abbiano stabilito tra gli altri anche il record di partite internazionali disputate sotto la stessa gestione: 76. Di queste 36 vinte (46 per cento) , 24 pareggiate, 16 perse. Dati molto buoni a livello di quantità, sebbene durante la gestione Ridolfi la Fiorentina avesse avuto percentuali migliori (75 per cento dei successi nelle partite internazionali). Superiori anche le quote sotto la gestione Befani (66 per cento di vittorie) e Baglini (50). Altro calcio, sicuramente: meno soldi, più passione, il peso dei 3 punti per vittoria, categorie imparagonabili a livello strutturale, restano però a fare testo i numeri sugli almanacchi.

Il livello competitivo di un’azienda si misura in termini di successi e i Della Valle con il 46 per cento sono sul podio dopo Befani (51) e Longinotti (48), avendo oltretutto gestito rispetto a loro un numero di partite nettamente superiore (699 contro rispettivamente 378 e 157). Le sconfitte (27 per cento) rientrano nella media degli ultimi 70 anni viola, a metà fra il 36 per cento di Ridolfi e il 21 di Befani. E’ nel suo genere un record anche il numero ridotto degli allenatori, solo 10 in 15 stagioni, con Prandelli in testa (240 presenze) fino a Vierchowod (13). Si aggiunge al conto anche Guerini, con 2 partite dopo il licenziamento di Delio Rossi. In quindici stagioni è successo di tutto – Calciopoli compresa – e in ordine cronologico oltre alle due promozioni (quella in serie C è stata «abbonata») la Fiorentina si è guadagnata una semifinale di Coppa Uefa (2008), la fase a gironi di Champions (2009), gli ottavi di finale di Champions e la semifinale di coppa Italia (2010), la finale di coppa Italia e gli ottavi di Europa League (2014), le semifinali di Europa League e coppa Italia (2015). Certo, manca un trofeo. Assenza vistosa. Ma più ancora che da questa lacuna, che proprio un dettaglio non è, l’umore di molti tifosi sembra condizionato dal distacco sentimentale maturato nel corso degli anni; un gap che la proprietà ha provato a colmare dalla scorsa estate riavvicinando dirigenza e squadra alla città e aprendo finalmente la porta all’amatissimo Antognoni.

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