Emiliano Viviano nasce a Fiesole il 1° dicembre 1985. Muove i primi passi, anzi, le prime parate, nel D.L.F. (Dopolavoro Ferroviari Firenze) nei primi anni novanta, per poi passare al Firenze Ovest dove si mette in luce soprattutto agli occhi degli osservatori della Fiorentina dove approda nel 1996. Nella turbolata estate del 2002, nei giorni seguenti al fallimento dell’A.C. Fiorentina, Viviano viene acquistato dal Brescia che, nel luglio del 2004, lo cede in prestito al Cesena consentendogli, così, l’esordio in Serie B non ancora diciannovenne. Durante la sua prima permanenza a Brescia (dal 2002 al 2004), nonostante la presenza in prima squadra dell’ex numero 10 viola Roberto Baggio e di due future colonne della squadra gigliata come Dario Dainelli e Luca Toni, il pensiero del giovane portiere è spesso rivolto alle vicende travagliate della sua Fiorentina che, sotto le mentite spoglie della Florentia Viola, sta tentando di tornare nel giro del grande calcio. In questo periodo Viviano mantiene la titolarità della porta delle nazionali giovanili, macinando convocazioni e presenze nelle rappresentative azzurre soprattutto con l’Under 20, con cui partecipa ai Mondiali di categoria, sfiorando l’accesso alle semifinali. Nell’estate del 2005 il Brescia, appena retrocesso dalla Serie A, decide di richiamarlo per puntare seriamente anche su di lui. Emiliano ricambia la fiducia accordatagli dalla squadra lombarda, divenendo in breve tempo uno dei punti cardine delle rondinelle con le quali sfiorerà la promozione in Serie A nel 2008 e nel 2009. Anche l’azzurro della Nazionale continua a regalare grandi emozioni al portiere fiorentino: nel 2007 è il portiere titolare dell’Under 21 agli Europei in Olanda e, l’anno successivo, Pierluigi Casiraghi conferma la propria fiducia al numero uno di Fiesole anche in occasione della spedizione Olimpica a Pechino. Il 13 luglio 2009 il Bologna acquista la metà del cartellino appartenente al Brescia (l’altra era di proprietà dell’Inter) e consegna a Viviano le “chiavi” della porta felsinea. Ironia della sorte l’esordio in Serie A avviene a Bologna proprio contro l’amata Fiorentina (1-1 il risultato finale). Nel corso del campionato l’estremo difensore rossoblù si mette particolarmente in luce, tanto che Bologna ed Inter rinnovano la compartecipazione sull’estremo difensore. Nell’estate del 2011 Viviano, che nel frattempo ha disputato anche sei gare nella Nazionale maggiore, diventa interamente di proprietà dell’Inter, che ne acquista la parte appartenente ai rossoblù . Proprio durante uno dei primi allenamenti con la squadra nerazzurra, però, si procura una lesione completa del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro che lo terrà lontano dai campi di gioco per oltre sei mesi.
statistiche
Dal D.L.F. alla Fiorentina passando per il Firenze Ovest
La “vera” storia di Emiliano Viviano
Nel gennaio di quest’anno il Palermo rileva la metà del giocatore appartenente al Genoa (che, in precedenza, era entrata in possesso della compartecipazione del portiere unitamente all’Inter).
Viviano torna così stabilmente fra i pali grazie alla fiducia accordatagli dalla società rosanero, con la quale disputa tutta la seconda parte dell’ultimo campionato.
Grosso estimatore di Buffon, l’unico – secondo il giovane portiere fiorentino – meglio dell’ex gigliato Frey, Viviano deve molto della sua maturazione professionale a mister Serse Cosmi, che lo ha allenato nel Brescia negli anni della promozione sfiorata.
La Fiorentina resta, comunque, il primo ed unico amore dell’attuale portiere del Palermo, il quale non ha mai mancato di evidenziare la sua passione per il viola ovunque abbia giocato. Un amore che lo porta ancora a sottoscrivere l’abbonamento alla squadra gigliata ed a seguirla in trasferta nelle occasioni in cui il calendario glielo permette. La speranza di molti tifosi viola adesso è quella di avere a disposizione più occasioni possibili per vederlo all’opera con addosso il viola, ma non con in curva con la sciarpa al collo, ma bensì in campo a difendere quella porta che in passato è stata nobilitata da Griffanti, Costagliola, Sarti, Albertosi, Superchi, Galli, Toldo e Frey.
ROBERTO VINCIGUERRA
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