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BV: La sciagura e la ‘prima’ di Ranieri

1949: La sciagura  La sciagura di Superga ha inesorabilmente segnato per sempre la storia dello Sport italiano e mondiale. La dignità silenziosa di coloro che oggi, ogni anno, risalgono verso …

Redazione VN

1949: La sciagura 

La sciagura di Superga ha inesorabilmente segnato per sempre la storia dello Sport italiano e mondiale. La dignità silenziosa di coloro che oggi, ogni anno, risalgono verso il tragico luogo dell’evento ad omaggiare un manipolo di Atleti che il football aveva prescelto come suoi impareggiabili interpreti, sono la testimonianza di come i valori dello sport possano unire giovani e meno giovani in inimmaginabili slanci di umanità. Chi, un qualsiasi 4 di maggio, non ha mai faticato risalendo quel colle e non ha mai udito un qualsiasi Capitano del Toro di ogni epoca scandire a voce alta i nomi di quegli Uomini, non conosce emozione, orgoglio, senso di appartenenza, fierezza e, soprattutto l’onore di essere lì accanto a tanti amici.

Tanto talento e tanto cuore non potevano che produrre tanta riconoscenza e tanto incondizionato amore. Ci inchiniamo di fronte al Grande Torino e di fronte ai cuori trepidanti dei suoi tifosi.

1980: La "prima" di Ranieri Pontello

Chi muoveva i fili era il Conte Flavio, ma come presidente fu messo il figlio Ranieri. Più giovane, dai modi gentili, un vero e proprio mediatore nelle parole, nel modo di porsi. Tutto questo a differenza di Flavio, certamente più istintivo, più immediato, meno incline al compromesso. Era il 1980, e la Fiorentina veniva da anni di gestioni "povere", con Presidenti come Ugolini, Melloni, Martellini, mossi dalla grande passione ma con scarse possibilità economiche. E quel 4 maggio del 1980, sul prato dell'allora Comunale di Firenze, a farsi la foto con i giocatori apparve anche quel giovane signore con gli occhiali da sole. Il suo nome era Ranieri Pontello e rimase presidente della Fiorentina fino al 1986, prima di lasciare al compianto Pier Cesare Baretti. La partita? Era un Fiorentina-Inter, penultima di campionato, con i nerazzurri già Campioni d'Italia. I viola persero per 2-0 grazie al gol di Oriali ed un'autorete di Restelli, ma sopratutto persero la faccia viste le intemperanze dei tifosi che a fine partita distrussero le tribunette di legno del parterre di curva, lanciando sul campo di tutto. Peccato, ci sarà tempo per rifarsi, ma di certo non fu un bell'inizio.

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