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BV 2013: Auguri a DDV per i suoi primi 60 anni

Un personaggio come Diego Della Valle meriterebbe ben di più di queste poche righe. Un evento come i 60 anni di “don Diego” andrebbe festeggiato con peana, panegirici e libagioni …

Redazione VN

Un personaggio come Diego Della Valle meriterebbe ben di più di queste poche righe. Un evento come i 60 anni di "don Diego" andrebbe festeggiato con peana, panegirici e libagioni di gran livello. Però, che ci volete fare, a noi piace il dono della sintesi, e allora racchiudiamo in questi quindici capoversi la nostra ammirazione e gratitudine verso il patron viola. Innanzitutto grazie per aver restituito blasone e dignità alla nostra Fiorentina. Grazie per essere uno di noi quando occupa i pubblici scranni, quando duella con le istituzioni, quando bacchetta qualcuno del palazzo. Piuttosto che di casa Fiat. Grazie per rappresentare la cosa viola con classe ed eleganza dopo anni (quelli di Cecchi Gori) contraddistinti da atteggiamenti buffoneschi ed istrionici. Grazie, infine, per darci sicurezza, stabilità, certezza del futuro, a dispetto dei tempi, dei costumi e delle mode. I risultati? Guardi, noi fiorentini siamo strani, per noi conta più la dignità, la probità sportiva che la somma algebrica di vittorie, pareggi e sconfitte. Certo se poi la bacheca desolata, vuota, a dir poco abbandonata si rallegrasse per un trofeo, un titolo, anche una semplice coppa Italia beh... faccia pure. Sempre che si possa. Con stima (e mille auguri...) un tifoso viola. 2013: Auguri a Diego Della Valle per i suoi primi 60 anni

Stefano Borgi

Un personaggio come Diego Della Valle meriterebbe ben di più di queste poche righe. Un evento come i 60 anni di "don Diego" andrebbe festeggiato con peana, panegirici e libagioni di gran livello. Però, che ci volete fare, a noi piace il dono della sintesi, e allora racchiudiamo in questi quindici capoversi la nostra ammirazione e gratitudine verso il patron viola. Innanzitutto grazie per aver restituito blasone e dignità alla nostra Fiorentina. Grazie per essere uno di noi quando occupa i pubblici scranni, quando duella con le istituzioni, quando bacchetta qualcuno del palazzo. Piuttosto che di casa Fiat. Grazie per rappresentare la cosa viola con classe ed eleganza dopo anni (quelli di Cecchi Gori) contraddistinti da atteggiamenti buffoneschi ed istrionici. Grazie, infine, per darci sicurezza, stabilità, certezza del futuro, a dispetto dei tempi, dei costumi e delle mode. I risultati? Guardi, noi fiorentini siamo strani, per noi conta più la dignità, la probità sportiva che la somma algebrica di vittorie, pareggi e sconfitte. Certo se poi la bacheca desolata, vuota, a dir poco abbandonata si rallegrasse per un trofeo, un titolo, anche una semplice coppa Italia beh... faccia pure. Sempre che si possa. Con stima (e mille auguri...) un tifoso viola.

Stefano Borgi - museofiorentina.it