La Fiorentina ha appena matematicamente conquistato a Lecce, con una partita di anticipo, il quarto posto ed il passaporto per i preliminari di Champions League. Tuttavia c’è ancora la possibilità di mettere la ciliegina sulla torta perché domenica 31 maggio 2009, ultima giornata di campionato, a Firenze scende in campo il Milan in una gara che potrebbe dare ai viola il terzo posto e la conseguente partecipazione diretta ai gironi di Champions, proprio a spese dei rossoneri. C’è però da battere la squadra di Beckham con almeno due gol di scarto (per via della differenza reti negli scontri diretti) e l’impresa non si presenta per niente agevole. Infatti le occasioni fallite dai viola con Semioli e Gilardino fanno da preludio ai due gol con i quali, nel secondo tempo, Kakà e Pato chiudono, a vantaggio del Milan, la disputa per il terzo posto finale. Ma la partita passerà alla storia soprattutto per essere stata l’ultima gara nella carriera di Paolo Maldini, uno dei più grandi calciatori italiani del dopoguerra. Alla soglia dei 41 anni, il Paolino nazionale chiude a Firenze con il calcio giocato, ed i quarantamila spettatori dello stadio Artemio Franchi decidono che la rivalità deve cedere il passo all’omaggio dell’atleta e dell’uomo. A pochi secondi dal fischio finale i giocatori viola mettono il pallone in fallo laterale proprio per consentire la standing ovation ad un calciatore che per qualche secondo smette di essere un avversario e rimane solo un grande campione.
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BV 2009: Al Franchi chapeau per un grande avversario
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