Il cielo si era ripreso Manuela, la moglie del tecnico viola Cesare Prandelli, soltanto qualche giorno prima di quel freddo e soleggiato pomeriggio del 2 dicembre 2007. Le assenze in panchina di Cesare - sostituito dal vice Gabriele Pin - nelle due gare precedenti di Reggio Calabria e Atene, non avevano lasciato purtroppo presagire nulla di buono. Quel giorno Cesare trova la forza di ripartire e torna a sedersi sulla sua panchina, quella più amata. L’incontro è quello contro l’Internazionale capolista e attrezzata come non mai per dominare il campionato. Quando compare dal tunnel, Cesare è sommerso di applausi, di cori e di affetto che lo avvolgono nell’abbraccio della città. Saluta commosso, raccoglie uno dei tanti fiori lanciati dagli spalti e si avvia verso il suo posto. Poi il minuto di silenzio più sentito di Firenze: un vero minuto di raccoglimento in un silenzio surreale se si pensa che lo stadio è gremito all’inverosimile. L’incontro, a questo punto, è quasi un plus: si potrebbe tranquillamente sfollare e andare a casa. Non è il giorno per giocare a calcio; è il giorno di Manuela e del Suo Uomo. Senonché, al termine dei novanta minuti nei quali l’Inter segna due reti portandosi a casa i tre punti, viene srotolato verso il campo una passatoia viola sulla quale transitano i vincitori salutati dai giocatori della Fiorentina e applauditi dal pubblico. Si tratta del cosidetto “terzo tempo” termine mutuato dal rugby e importato nel football dalla nostra Fiorentina, ancora una volta prima in Italia per una iniziativa di fair-play sportivo che tutti si affrettano ad imitare. La città di Firenze con il suo rispettoso silenzio e il suo Club con un gesto tanto semplice quanto inusuale nel calcio, dimostrano ancora una volta di essere avanti a tutti in una classifica che non assegna scudetti ma che rende orgogliosi esserne parte.
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BV 2007: Il silenzio che abbraccia Cesare e Manuela
Il cielo si era ripreso Manuela, la moglie del tecnico viola Cesare Prandelli, soltanto qualche giorno prima di quel freddo e soleggiato pomeriggio del 2 dicembre 2007. Le assenze in …
Massimo Cecchi - museofiorentina.it
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