Ormai è quasi diventato un modo di dire... "Se si continua così, si torna a spalare la neve a Gubbio". La neve di Gubbio, immagine di un calcio ancora pane e salame (del resto si era in C2, mica al Bernabeu...) per una partita che si giocò soltanto grazie al prodigarsi dei tifosi dell'allora Florentia Viola e del Gubbio. Insieme, superando rivalità e divisioni, si rimboccarono le maniche e cominciarono a spalare. In men che non si dica, il campo fu liberato e la partita poteva avere inizio. Correva il 16 marzo 2003, ed il risultato fu di 0-0, con grossi rischi per la formazione vestita di quella discutibile striscia viola, contornata di un bianco anonimo che non rendeva giustizia allo splendido colore dell'Iris. Non mancò il brivido finale proprio al novantesimo, quando l'attaccante eugubino Cipolla (a pensarci bene quel tipo di calcio poteva definirsi anche pane e...cipolla) stampò sulla traversa un rigore che poteva cambiare le sorti della partita. E invece... Da quel giorno la cavalcata della Florentia Viola fu trionfale, con cinque vittorie nelle ultime sette partite.
statistiche
BV 2003: 0-0 a Gubbio sotto la neve… spalata dai tifosi
Ormai è quasi diventato un modo di dire… “Se si continua così, si torna a spalare la neve a Gubbio”. La neve di Gubbio, immagine di un calcio ancora pane …
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