La Fiorentina è verso i titoli di coda: il Club è sempre più in preda al caos, la squadra è in smobilitazione e i tifosi sono in aperta guerra con la proprietà. Insomma l’estate del 2001 che attende il tifoso viola non sarà certamente tragica come quella successiva, però ha già dei semi di tale confusione che difficilmente porterà in dote la “ciliegiona” dal mercato dei tempi andati. Dopo la vendita di Batistuta dell’anno precedente, la piazza è in attesa dell’annuncio della cessione di Toldo e Rui Costa ma nel frattempo, prima dell’ultima gara di campionato del 17 giugno 2001, si gode il giro d’onore della squadra con la Coppa Italia appena conquistata. L’incontro in programma nel pomeriggio al Franchi non può aggiungere o togliere nulla ai viola in termini di classifica ma potrebbe, al contrario, sancire la retrocessione della squadra ospite - il Napoli guidato da Emiliano Mondonico - al quale anche una vittoria oggi potrebbe non essere sufficiente dovendo sperare anche nella sconfitta di Lecce o Verona.
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BV 2001: Edmundo guasta il giro d’onore
La Fiorentina è verso i titoli di coda: il Club è sempre più in preda al caos, la squadra è in smobilitazione e i tifosi sono in aperta guerra con …
Il Napoli si gioca giustamente la partita e in avvio di secondo tempo è in vantaggio con Amoruso che viene pareggiato da una spettacolare mezza rovesciata in area di Nuno Gomes quasi allo scadere della partita e del campionato. Nel Napoli gioca però - con un’improbabile maglia numero 97 - una vecchia conoscenza del calcio viola: si tratta di Edmundo che al quarto minuto di recupero supera in una volta sola tutta la difesa schierata in linea della Fiorentina e va a trafiggere Toldo con un bel diagonale di destro. Difesa viola (Adani, Pierini, Moretti e Tarozzi) talmente immobile da sembrare le statue dei nanetti che qualche buontempone ha il coraggio di mettersi in giardino. Sapendo comunque delle cattive notizie che arrivano dagli altri campi, Edmundo si risparmia l’esultanza limitandosi a salutare i tanti tifosi napoletani sugli spalti. La gara termina come era iniziata: un ultimo giro questa volta del solo Toldo che saluta per sempre il pubblico di Firenze.
Massimo Cecchi - museofiorentina.it
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