BV 1998: Un allenatore amato dalla curva

Conclusa l'esperienza del tecnico Claudio Ranieri, tra polemiche e qualche rimpianto, la dirigenza viola decide di affidare la guida tecnica ad un allenatore che proveniva dalle serie B, Alberto Malesani. Le perplessità e lo scetticismo sono quasi scontate per l'arrivo di questo allenatore quasi sconosciuto. Poi alla prima di campionato dopo una fantastica rimonta ad Udine, la corsa forsennata e spontanea sotto il settore dei tifosi viola, suggellò un intenso rapporto con l'ambiente e la città.

Mercoledì 11 febbraio del 1998 la Fiorentina di Malesani affronta tra le mura amiche la forte Inter guidata da Gigi Simoni: la serata fredda non fa desistere più di quarantamila spettatori presenti sugli spalti, per una delle gare di cartello. Mentre la squadra gigliata cerca di fare la gara imponendo il proprio gioco, al ventiseiesimo un fallo di Firicano in area e il conseguente rigore decretato dall'arbitro gela l'intero stadio. Si porta sul dischetto Ronaldo che con un destro radente a pelo d'erba supera Toldo per il vantaggio interista. La Fiorentina insiste e quasi a fine tempo al quarantaduesimo Oliveira con una precisa parabola trova pronto Batistuta che con un bel colpo d’esterno destro porta in parità il risultato. Nel secondo tempo i viola cercano di ottenere la vittoria anche per il calcio offensivo che propone l'allenatore, esaltando le caratteristiche di Oliveira e Batistuta, ma la difesa dell'Inter fa buona guardia e la gara termina in parità. A fine anno Alberto Malesani dopo aver ottenuto il quinto posto in classifica e risultati di prestigio (come la vittoria al Franchi contro la Juve e a S. Siro contro il Milan), per divergenze con la dirigenza, lascia la panchina viola. L'invito dei tifosi a restare non lo fecero desistere dalla sua decisione. La sua esperienza in viola è stata breve, intensa ed entusiasmante tale da essere considerato uno degli allenatori amati dalla curva.

Patrizia Iannicelli - museofiorentina.it