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BV 1992: La Fiorentina di Radice strapazza il Bayern

La squadra viola allenata da Gigi Radice (che era ritornato sulla panchina gigliata poco dopo l’inizio della stagione precedente, ovvero dopo 17 anni dalla precedente esperienza) affrontava a Firenze il …

Redazione VN

La squadra viola allenata da Gigi Radice (che era ritornato sulla panchina gigliata poco dopo l'inizio della stagione precedente, ovvero dopo 17 anni dalla precedente esperienza) affrontava a Firenze il Bayern München nella seconda gara valida per il primo "Memorial Dino Viola", torneo triangolare a cui partecipava anche la Roma (che aveva vinto la prima partita contro i tedeschi due giorni prima). La Fiorentina si presentò il 2 di agosto del 1992 a questo importante appuntamento con la formazione migliore. La squadra viola passò in vantaggio quasi immediatamente con Effenberg, rilevato proprio nell'estate dal club bavarese, per poi raddoppiare al 12° minuto con l'altro "fresco" ex della gara, ovvero Brian Laudrup. All'inizio della ripresa la squadra di Radice si portò sul 3-0 grazie ad un altro gol di Effenberg. A segnare il gol della bandiera per i bavaresi ci pensò Bruno Labbadia (attaccante tedesco, ma figlio di immigrati italiani). A calare il poker per la squadra gigliata ci pensò, a 5 minuti dal termine, il giovane Mario Masini (subentrato a Di Mauro). Da evidenziare le tre espulsioni decretate nel corso della gara (Carobbi, Wauters e Aughentaler) a dimostrazione del fatto che fu una gara decisamente combattuta. Prima della gara Vittorio Cecchi Gori, vice presidente della società, tuonò, riferendosi ovviamente all'ex allenatore viola Lazaroni "Abbiamo preso impegni per 107 miliardi in due anni e non posso ammettere che venga un allenatore e mi imponga le sue scelte. Abbiamo confermato Radice perché vogliamo un tecnico che sappia vivere all'interno di una repubblica presidenziale".

Roberto Vinciguerra - museofiorentina.it