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BV 1985: Non bastano due barriere per fermare il “caudillo”

Walter Zenga, di sicuro, non ci aveva dormito la notte. Lo aveva studiato e pensava di aver trovato la soluzione. Probabilmente l’uomo ragno non ci dormì neppure le notti seguenti, …

Redazione VN

Walter Zenga, di sicuro, non ci aveva dormito la notte. Lo aveva studiato e pensava di aver trovato la soluzione. Probabilmente l'uomo ragno non ci dormì neppure le notti seguenti, visti i risultati. Ma come (avrà pensato...): "ho messo persino due barriere, e lui l'ha piazzata lo stesso all'angolo, dove io non potevo arrivare. Roba da non credere!"

Eh già, impossibile arginare il mancino di Daniel Passarella, soprattutto se in giornata di grazia. Fiorentina-Inter della nona giornata di campionato in quel 3 novembre 1985 era cominciata fin da subito nel segno del caudillo: 27' sull'orologio di Pieri, e Massaro si prende l'ennesimo rigore "cinematografico" della sua carriera. Sul dischetto si presenta il libero argentino e fa 1-0. Poi Nicola Berti raddoppia con una magnifica cavalcata, imbeccato da Monelli. Quindi la prodezza del 47': punizione dal limite per i viola, Zenga predispone una doppia barriera, con lo spazio in mezzo per vedere partire il pallone. Tutto inutile. Passarella colpisce da par suo, la sfera sembra uscire, sembra allontanarsi per poi rientrare, aggirare il secondo troncone di uomini e infilarsi al sette. Non ricordiamo un altro esperimento simile, non da parte di Zenga, anche se uno come il caudillo non si incontra tutti i giorni...

Stefano Borgi - museofiorentina.it