L’impenetrabile difesa viola si reca il 30 settembre del 1984 al test di un’altra trasferta dove, storicamente, ha spesso sofferto. Con Picchio De Sisti convalescente, sulla panchina siede ancora Armando Onesti che, allorquando esce dal tunnel degli spogliatoi per verificare di persona lo stato del manto erboso, viene sommerso di applausi di incoraggiamento dai numerosi tifosi viola presenti un curva ospite. Con un rapido ma altrettanto deciso cenno della mano fa smettere immediatamente quella spontanea approvazione: per un personaggio schivo come lui è davvero troppo. Il match contro il Como si risolve in una scialba prova senza reti che, se da un lato conferma l’imbattibilità difensiva, dall’altro comincia a mettere a nudo qualche sofferenza nella finalizzazione del gioco per l’assenza di Giancarlo Antognoni. Da scialba la giornata diventa poi pessima: nel post Milan-Cremonese un tifoso rossonero scambiato per grigiorosso viene accoltellato a morte da un criminale per aver reagito al taglio delle gomme della propria auto - targata Cremona - da parte di un gruppo di scalmanati. Si chiamava Marco Fonghessi. Aveva appena 21 anni. Quando qualcuno ancora oggi reclama per l’inflessibilità verso coloro che si macchiano di comportamenti anche soltanto ingiustificatamente incivili, sarebbe opportuno che andasse a ristudiarsi la storia delle numerose vittime di nefandezze simili a quelle che hanno sottratto la vita al povero Marco: avrebbe potuto essere vostro amico, vostro fratello, vostro figlio.
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BV 1984: Un pari e una tragedia
L’impenetrabile difesa viola si reca il 30 settembre del 1984 al test di un’altra trasferta dove, storicamente, ha spesso sofferto. Con Picchio De Sisti convalescente, sulla panchina siede ancora Armando …
Massimo Cecchi - museofiorentina.it
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