Il 19 febbraio 1984 la Fiorentina di Picchio De Sisti si presenta al Friuli con l’animo in subbuglio. La squadra è seconda e Firenze sogna il tricolore, ma il gravissimo infortunio occorso ad Antognoni nell’ultimo incontro è un macigno dentro lo stomaco. Ancora una volta la Fiorentina deve provare a contendere lo scudetto alla Juventus senza il proprio capitano e l’Udinese di sua maestà Zico sembra l’avversaria più adatta per testare la capacità di reazione dei gigliati. Le zebre sono in palla e mettono in difficoltà i viola che faticano a mostrare il solito bel gioco. Poco dopo la mezzora la gara subisce una scossone; al bel tiro vincente di Virdis al 35° risponde due minuti dopo Bertoni approfittando di un pasticcio del portiere Borin. I bianconeri appaiono dinamici e pimpanti ma la Fiorentina non è comunque supportata dalla dea Fortuna. L’arbitro Casarin vanifica il gol di Monelli per un presunto, improbabile fuorigioco e dopo la pennellata del “Galinho” che consente ai friulani di ritrovare il vantaggio, il fischietto di Milano sorvola su un evidente fallo da rigore ai danni di Massaro. Un minuto dopo Virdis, abilissimo a districarsi in area, fulmina nuovamente Galli chiudendo i conti. E mentre Udine sogna l’Europa, Firenze saluta i sogni di gloria.
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BV 1984: Addio sogni di gloria
Il 19 febbraio 1984 la Fiorentina di Picchio De Sisti si presenta al Friuli con l’animo in subbuglio. La squadra è seconda e Firenze sogna il tricolore, ma il gravissimo …
Filippo Luti - museofiorentina.it
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